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sabato 27 Aprile 2024
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    Incidente ambulanza della Misericordia di Mercatale, il Governatore rassicura sulle condizioni dell’autista

    "Per fortuna il nostro volontario non è mai stato in pericolo di vita". Se la caverà con una frattura nella zona del bacino. Purtroppo non più utilizzabile il mezzo

    MERCATALE (SAN CASCIANO) – Le immagini dell’ambulanza della Misericordia di Mercatale incidentata giovedì 7 marzo su via Scopeti, a Spedaletto, avevano fatto preoccupare.

    In particolare per lo stato di salute dell’autista, estratto dal mezzo anche grazie all’intervento dei vigili del fuoco, e trasportato all’ospedale di Careggi con l’elisoccorso Pegaso.

    Già a distanza di ore le notizie, nonostante l’immagine davvero poco rassicurante delle condizioni dell’ambulanza, avevano un po’ rasserenato.

    A distanza di tre giorni, sollecitati anche da molti lettori, preoccupati per le condizioni di salute dell’uomo (volontario di 65 anni), è il Governatore della Confraternita mercatalina, Fiorenzo Marcucci, a dare le ultime (per fortuna positive) notizie.

    “Il nostro volontario – ci dice – non è mai stato in pericolo di vita. Gli hanno fatto tutti gli esami del caso, e alla fine la prognosi parla di una frattura nella zona del bacino”.

    Certo, dovrà essere sottoposto a un intervento chirurgico e poi effettuare la riabilitazione, ma sono stati congiurati esiti peggiori.

    Un sospiro di sollievo per tutta la Misericordia di Mercatale, che a distanza di meno di una settimana dal taglio del nastro della nuova sede, a una grande giornata di gioia, si era improvvisamente trovata davanti a una situazione che aveva generato (comprensibile) preoccupazione.

    In particolare nei primi momenti, e di fronte alle immagini del luogo dell’incidente (nel quale, fortunatamente, non sono rimasti coinvolti altri mezzi).

    L’ambulanza, allestita per i servizi di emergenza-urgenza, non sarà purtroppo recuperabile.

    “Certo – conclude Marcucci – dispiace, era anche in buono stato e aveva davanti ancora un periodo in servizio. Ma è un qualcosa di secondario: l’importante è che non sia successo niente di grave alle persone”.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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