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mercoledì 1 Maggio 2024
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    L’INTERVISTA / La ripartenza del circolo Arci San Casciano: “Rispettare le regole senza esserne ossessionati”

    Facciamo il punto della situazione con il presidente Danilo Malquori: "Stiamo tornando ad essere quel centro di socialità che siamo sempre stati per questo paese"

    SAN CASCIANO – Si sta lentamente tornando alla normalità anche al circolo Arci di San Casciano. Dove, passo dopo passo, tornano attività e iniziative.

    Ne abbiamo parlato con il presidente, Danilo Malquori.

    Presidente, come ha vissuto i mesi di lockdown, il circolo chiuso…

    “E’ stata dura, inizialmente credevamo fosse una cosa più semplice e veloce, magari con norme che ci indirizzassero verso una grande attenzione ma senza la chiusura totale. Per la verità già da fine febbraio, quando qualche governante diceva alla televisione che non c’erano problemi, avevamo avvertito un senso di responsabilità per la nostra clientela, in particolare per quella anziana che caratterizza certe fasce orarie, ed avevamo predisposto dei presidi sanitari per disinfettare le mani, le sedie ed i tavoli. Poi si sono susseguite norme a cascata, qualche volta di difficile interpretazione ed applicazione, fino alla chiusura totale di tutte le attività, che per un circolo che fa della socialità il suo punto forte è la morte civile. Ma siamo ripartiti”.

    Poi finalmente, la riapertura. Come sta andando?

    “Sì, diciamo che la ripartenza, anche se graduale, di molte attività ci sta dando discrete soddisfazioni. Noi teniamo particolarmente al rispetto delle norme sanitarie e ci siamo attrezzati per offrire un alto grado di sicurezza alla nostra clientela. E vediamo che le procedure che mettiamo in atto sono apprezzate dai clienti che capiscono che sono per il loro bene, oltre che per rispetto della normativa; ho detto prima che noi avevamo anticipato alcune norme sanitarie per senso di responsabilità. Comunque abbiamo visto che la clientela ha ricominciato a frequentare la nostra pizzeria/ristorante, che abbiamo aperto dal giovedì; il nostro bar anche all’ora dell’aperitivo, i nostri spazi all’aperto, mantenendo le distanze interpersonali previste”.

    Quale il vostro obiettivo per i prossimi mesi?

    “Solitamente chiudevamo la pizzeria per il mese di luglio fino al 13 agosto, ovvero San Cassiano, anche per venire incontro alle esigenze dei gastronomici delle feste che si tenevano sul Poggione. Quest’anno rimarremo aperti tutta l’estate con apertura dal giovedì alla domenica, proprio perché sentiamo forte la necessità che ci sia una ripresa della normalità che poi è rappresentata da cose semplici, come uscire una sera per andare a mangiare una pizza e fare due chiacchiere con gli amici in tutta tranquillità. Stiamo predisponendo diverse iniziative in pizzeria in concomitanza con iniziative politiche che il Pd sta organizzando, questo per i giorni del 2, 3, 9 e 10 luglio, saranno cene a tema per le quali faremo apposita pubblicità; in particolare però mi interessa ricordare la cena di solidarietà per il Mugello del 9 luglio, con la partecipazione dei sindaci di quella zona e del presidente del consiglio regionale Eugenio Giani. Il Mugello è stato colpito nel dicembre scorso da un terribile terremoto che ha causato danni importanti, e successivamente è arrivata la chiusura per il Covid che ha fatto passare il secondo piano questo tremendo evento; bene la nostra cena di solidarietà è un granellino alla ricostruzione ma vuole essere anche un segnale per riportare l’attenzione sul dramma che quella zona della Toscana sta ancora vivendo”.

    Inoltre…

    “Per i mesi prossimi stiamo già lavorando a dei programmi sociali e culturali, speriamo di ripartire ad ottobre con il nostro programma culturale di concerti e cinema, ma ovviamente tutto dipende dal Covid-19 e dalle sue evoluzioni reali e normative. Qual è il nostro obiettivo: in sintesi è quello di tornare alla normalità, di ricreare quel senso di socialità che il nostro circolo ha da sempre e che è un patrimonio importante per la vita di una comunità; ovviamente con la dovuta prudenza perché ancora il virus non è sconfitto”.

    A breve ripartiranno anche altre attività, ce ne vuole parlare?

    “Siamo ripartiti con la sala biliardi, con la visione delle partite di calcio alle quali abbiamo dedicato una sala più grande proprio per le esigenze normative anti Covid, ripartiremo a breve con le lezioni di ballo alle coppie di conviventi, riapriremo altri spazi per attività culturali, ovviamente nel rispetto della normativa. Arca Azzurra, che opera con la sua scuola di danza nei nostri locali, è ripartita anche essa con il massimo rispetto della normativa sanitaria. Insomma, la casa del popolo sta tornando ad essere quel centro di socialità come era fino a febbraio, indispensabile per la vita di una comunità”.   

    Cosa si sente di dire, da presidente di uno dei circoli storici della provincia di Firenze, alla comunità sancascianese in questo momento così particolare?

    “Si assiste spesso a comportamenti divergenti, si passa da un “bomba libera tutti” dove non si rispettano le regole anti Covid, a persone che impaurite viaggiano all’aperto da sole, anche con due mascherine sovrapposte. Ecco, credo che ora sia il momento della responsabilità individuale, rispettare le regole sul distanziamento sociale anche per rispetto verso il prossimo, ma non farsi condizionare ed impaurire oltre misura, anche perché altrimenti il Covid inciderà sulla nostra vita e quotidianità oltre il reale pericolo che rappresenta. La vita è fatta di socialità, dello stare insieme, del fare insieme le cose anche semplici ma che danno qualità alla nostra vita; è uno sforzo mentale che dopo oltre due mesi di lockdown dobbiamo fare tutti, per recuperarci alla quotidianità pre-Covid, per il bene sociale ed economico di tutta la comunità. Al circolo seguiamo tutte le regole, ed invitiamo la clientela al loro rispetto, ma non ne siamo ossessionati  e credo sia la giusta misura per ripartire tenendo presente che questo problema ci seguirà ancora per diversi mesi”.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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