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martedì 30 Aprile 2024
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    “Boschi toscani: una scomoda verità”: lunedì 15 aprile si proietta il documentario al circolo Arci di Greve

    Realizzato dal Gruppo Foreste del WWF in Toscana: "Nella nostra regione grandi potenzialità nei boschi, ma gestioni spesso lesive del valore ecosistemico"

    GREVE IN CHIANTI – Con l’occasione della scorsa Giornata Internazionale delle Foreste, il Gruppo Foreste del WWF in Toscana ha prodotto un documentario dal titolo “Boschi toscani: una scomoda verità”.

    “Un titolo – dicono dal WWF Toscana – che evoca una complessità di aspetti che ruotano intorno ai boschi della nostra regione, caratterizzati da grandi potenzialità ma anche da gestioni spesso lesive del valore ecosistemico di questi ambienti”.

    “Oltre a contraddizioni di portata più ampia – rilanciano – come il ridimensionamento del Corpo Forestale dello Stato o gli incentivi europei alle centrali a biomassa”.

    “Il documentario – proseguono – nasce all’interno del progetto Forests for Life Toscana portato avanti dai gruppi territoriali del WWF per mantenere acceso un faro sulla gestione boschiva, fondamentale per la conservazione della biodiversità e degli ambienti naturali. E’ scientificamente certo che boschi integri e in salute possano essere la risposta concreta a gravi problemi: i cambiamenti climatici, la crisi idrica, fino alla drammatica perdita di specie”.

    “Eppure – denunciano – negli ultimi anni stanno crescendo le segnalazioni di cittadini, escursionisti e turisti perplessi e amareggiati di fronte a boschi stravolti da tagli di grande impatto, con l’abbattimento di gran parte della copertura arborea, l’eliminazione di tutto il sottobosco e la conseguente forte scopertura del suolo, veri tagli a raso dove restano in piedi solo pochi “stecchini”: scompaiono sentieri, perfino quelli segnalati del CAI, piccole sorgenti, stagni, vegetazione ripariale e piante monumentali”.

    “Proprio per raccogliere e dare un senso a questi appelli – fanno sapere dal WWF – abbiamo creato il sito web www.forestsforlifetoscana.it, con una sezione apposita nella quale i singoli cittadini possono segnalare i tagli boschivi inviandoci alcune foto georeferenziate e semplici informazioni di base”.

    “E tanti – raccontano – sono gli episodi registrati nel senese: dai tagli delle colline del Chianti, finiti sotto la lente dei Carabinieri Forestali, ai molti interventi di esbosco che hanno colpito la Montagnola Senese, il Monte Amiata e le colline metallifere, interventi ampi e dalle pesanti conseguenze. Tagli che hanno indotto cittadini, volontari e associazioni a inviare segnalazioni oggi riscontrabili sul sito”.

    “Ma non basta – aggiungono – il sito mette a disposizione informazioni multidisciplinari riguardo ai boschi, gli interventi dal Convegno organizzato a Monticiano nel 2022 Boschi, Biodiversità & Clima, oltre ai materiali peri laboratori didattici che vengono tenuti dai volontari nelle scuole di vario grado, per dare il nostro contributo a quella che possiamo definire un’alfabetizzazione ecologica”.

    “Il documentario – anticipano – al quale abbiamo lavorato per un anno, arricchito di dati, inchieste e interviste, conclude questo quadro con immagini e foto satellitari e giunge al punto: a parte i numerosi illeciti segnalati e sanzionati dai carabinieri forestali, l’attuale gestione forestale toscana, quando anche eseguita secondo le regole, è spesso anacronistica, frutto di una legge e di un regolamento forestale regionale ormai inadeguati”.

    “Possiamo ancora permetterci di mandare letteralmente in fumo i nostri boschi nelle centrali a biomasse? – domandano in conclusione – Le estese tagliate a ceduo semplice, di fatto tagli a raso, hanno ancora senso quando la Strategia Europea per la Biodiversità al 2030 chiede di fermare il degrado degli ecosistemi e la perdita di specie? Come considerare i nuovi sistemi di contabilizzazione dei Crediti di Carbonio e Crediti per la Biodiversità?”.

    Il documentario espone infine alcune necessarie proposte di modifica alla legge forestale regionale.

    La proiezione avverrà a Greve in Chianti, lunedì 15 aprile alle ore 21, nei locali del circolo
    Arci, in via Cini, 5.

    Interverrà il dottor Alessandro Bottacci, forestale e già direttore del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. Seguirà il dibattito.

    Appoggiano l’iniziativa: Italia Nostra Firenze, Italia Nostra Maremma Toscana, Italia Nostra Siena, Lipu, GUFI (Gruppo Unitario Foreste Italiane), CERM (Centro Rapaci Minacciati), CAI Sezione di Livorno, Coordinamento Montagnola Senese, Movimento per la Terra, Forum Ambientalista di Grosseto, Amiata Eco, Comitato Salvaguardia Ambiente del M. Amiata, Atto Primo, Circolino Molina di Quosa, Grosseto al Centro, Bio Distretto di Montalbano, Rete Toscana per la difesa del verde pubblico, CRTAM Commissione Regionale Tutela Ambiente Montano del CAI- Toscana, CAI Sezione di Siena. 

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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