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giovedì 2 Maggio 2024
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    “Straripano i cassonetti nella Berardenga. E la colpa non è di Comune e di SEI”

    I bidoni della raccolta differenziata vetro/plastica, straripano da giorni, e i più non fanno altro che aggiungere all’esterno di essi il proprio raccolto, non nascondendo un delicato senso di nausea verso la direzione del mondo. Il fin troppo facile paragone con altre realtà ben più complicate è fin troppo semplice, e alla fin fine, costa poco lamentarsi fra bar e soliti mezzi di straripazione on line.

     

    Però basta fare due passi, per avere chiaro lo stato della situazione: alcuni contenitori straripano, altri un po’ più in disparte sono quasi o completamente vuoti.

     

    Il cittadino, si lamenta spesso di come vanno le cose, di come la sonnolenza e la solita burocrazia sembrano pareti di non facile scalata, ma spesso è anche un alibi, perché il cittadino, diciamola tutta, è anche parecchio comodo e tagliente per ciò che riguarda all’esterno del proprio domicilio.

     

    In questa parte di mondo si vuole e si predilige l’auto alla porta di casa o in seconda battuta si addobbano e riempiono gli spazi con la sosta per la propria egoistica esigenza e comodanza.

     

    Sia a piedi, ma più agilmente con l’auto quando ci si ha da spostare, si possono mettere i propri effetti personali del dopo spesa, nei cassonetti appena un poco più in là, dove si vedono desolatamente vuoti.

     

    All’amministrazione comunale o alla società gestrisce della raccolta (SEI) in questi casi c’è poco da imputare, quando il senso di affetto e di cittadinanza è molto latitante. Di fronte a bar e ristoranti, nel periodo estivo, basta solo aggiungere un cassonetto in più.

     

    Andrea Pagliantini

    di Andrea Pagliantini

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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