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martedì 30 Aprile 2024
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    Lettera al Gazzettino: “Viabilità e parcheggi a Impruneta, un progetto degno… dell’architetto Melandri”

    Non accennano a diminuire le proteste (anche da chi arriva da fuori paese): "Una sera, verso la fine di marzo, sono venuta con un mio amico, a vedere uno spettacolo al Teatro dell'Impruneta e..."

    Una sera, verso la fine di marzo, sono venuta con un mio amico, a vedere uno spettacolo al Teatro dell’Impruneta.

    Arrivati nella piazza della chiesa abbiamo cercato posto per la macchina.

    Abbiamo notato che le auto erano dappertutto, tranne che nel posto dove le avevamo sempre viste – abitiamo a Firenze – e quindi, dopo aver girato parecchio, anche in stradine improbabili, dove non ce la siamo sentita di posteggiare, certi che ci avrebbero portato via la macchina.

    Alla fine, fidando nella buona sorte e data l’ora, abbiamo fatto un parcheggio “creativo”, come dice una mia amica, e l’abbiamo messa davanti alla gelateria all’interno dello spazio riservato allo scarico merci.

    Usciti dal teatro siamo partiti e ci siamo diretti alla piazza da Bagnolo, per girare subito a destra, fare il giro e tornare da dove eravamo venuti.

    Sorpresa! Non si gira più a destra, ma si entra dall’altra parte della piazza. Comunque abbiamo girato e, tornati verso la piazza della chiesa, abbiamo visto con raccapriccio che la strada di ritorno era sbarrata da divieti.

    Nessun cartello che indicasse la direzione per Firenze, l’unica via di fuga una stradellina in discesa, sulla sinistra, che immetteva su una piazzetta che non sbucava da nessuna parte.

    Con fatica abbiamo girato le macchina e, data che era l’unica soluzione, ci siamo diretti verso una strada ai piedi della stradina, anche perché non si poteva tornare indietro.

    Dopo aver rivolto agli autori di questa rivoluzione coloriti ringraziamenti, ci siamo ritrovati sulla strada per Firenze.

    Ci hanno detto, in seguito, che questa situazione non è dovuta a lavori necessari al mantenimento del paese, ma è la nuova sistemazione dei parcheggi e che sarà sempre così. 

    Mi congratulo per la genialità del progetto, degno dell’architetto Melandri, creativo componente di creatori di scherzi dei film “Amici miei”. Purtroppo, però, questo non è uno scherzo.

    Cristina Romanini

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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