SAN CASCIANO – La manifestazione popolare (e relativo corteo) #riVOGLIAMOilMedico118, organizzata dal Comitato raccolta firme contro i tagli al sistema sanitario e per il mantenimento della postazione medicalizzata in emergenza sanitaria e primo soccorso, è partita poco dopo le 18 di oggi, mercoledì 6 luglio, dall’incrocio di viale Pertini.
Per poi risalire, in questo torrido pomeriggio estivo, lungo la via Cassia per Firenze in direzione del centro di San Casciano. Per finire ai giardini pubblici di piazza della Repubblica, nel Piazzone.
Corteo con in testa il dottor Jacopo Scala dello Snami (Sindacato Nazionale Autonomo dei Medici Italiani), seguito dai volontari dell’AGV Greve in Chianti, della Misericordia Barberino Tavarnelle e della Misericordia di San Casciano. E privati cittadini. Oltre che da alcuni consiglieri comunali.
Mobilitati sia la polizia locale che i carabinieri della Stazione di San Casciano, che hanno gestito la viabilità cercando di limitare i disagi agli automobilisti, vista anche l’ora fatidica del rientro per chi lavora a Firenze e altrove.
Poche le persone presenti per le vie del paese, e molte di queste non informate di quanto stesse avvenendo: il fatto che il mercoledì sia anche giorno di chiusura dei negozi non ha aiutato la presenza, per così dire, “a km 0”.
Una breve sosta davanti al palazzo comunale in via Machiavelli, poi il corteo si è diretto nel Piazzone, dove ha preso la parola il dottor Jacopo Scala.
“Grazie per avere risposto a quest’appello – ha iniziato – Parto con due precisazioni: non è vero che i medici non ci sono. I medici sono maledettamente pochi, ma ci sono. E hanno dato dimostrazione di volerci essere, e volersi impegnare per creare un sistema piĂą sostenibile”.
“A mancare – ha accusato – è stata una programmazione degli ultimi dieci /quindici anni: vediamo se riusciamo a recuperare. Punto due, un ringraziamento ai sindaci che stanno svolgendo un lavoro istituzionale molto importante. E’ stato concordato che non ci fossero, non vi preoccupate: loro ci sono e stanno lavorando”.
“Chi siamo noi? – ha proseguito il dottor Scala – Cittadini. Purtroppo istituzionalmente non c’è tanta abitudine ad interfacciarsi direttamente con i cittadini, quindi c’è stata un po’ di fatica a farci accettare come tali. Ma ciò non vuol dire che non stanno portando avanti le nostre idee e i nostri principi. Intanto, un grandissimo grazie alle associazioni presenti”.
Poi, ha passato parola al presidente dell’Avg di Greve in Chianti, Paolo Stecchi. Non erano invece presenti i presidenti della Misericordia di Barberino Tavarnelle (Paolo Naldini) e di San Casciano (Marco Poli).
Misericordia di San Casciano che, in una circolare, aveva anche scritto ai propri volontari che “la partecipazione a tale manifestazione è una libera scelta di ciascun volontario, evitando di portare segni distintivi della Misericordia (divisa o altro)”.
“Noi – ha iniziato Stecchi – ci stiamo battendo per mantenere la postazione del medico del 118. Ma non solo sull’ambulanza: c’è anche la questione dei punti di Primo Soccorso in tutti e tre i comuni. Utilli non solo per noi cittadini, ma anche per la grande affluenza turistica durante l’estate”.
“Per quanto riguarda Greve in Chianti – ha ricordato – quando chiusero l’ospedale c’era un accordo che doveva rimanere una postazione 24 ore su 24 con il medico. Cerchiamo quindi di fare il possibile affinchĂ© rimanga questo medico”.
Enrico Farina, consigliere comunale di opposizione (centrodestra) a San Casciano, ha chiesto di poter parlare: “Con Maria Teresa Lumachi – ha detto – abbiamo fatto una mozione, che ha approvato il consiglio comunale all’unanimitĂ , per il medico del 118. Quello che mi meraviglia questa sera è l’assenza delle istituzioni, perchĂ© o i sindaci del Chianti o non contano niente o sono complici!”.
“La sanitĂ non è nĂ© di destra nĂ© di sinistra – ha proseguito – La sanità è un bene pubblico. I sindaci non contano nulla e se contano qualcosa dovrebbero stracciare la tessera di chi gli ha dato l’ordine di fare certe cose. Anche il consigliere regionale Massimiliano Pescini, peraltro, in Regione ha votato la legge di bilancio. Chiuso l’argomento”.
Ha ripreso la parola il dottor Scala: “Anche l’Ordine dei Medici si sta muovendo; non in maniera politica, ma scientifica. Cosa sta facendo? Sta elaborando una serie di suggerimenti alla Regione Toscana su come utilizzare il servizio di emergenza/urgenza, ripartendo da quelli che sono i parametri di valutazione”.
“E qual è il parametro? Il tempo di arrivo sul posto – ha aggiunto – Carino come parametro… però tra arrivare presto e fare le cose bene è come confrontare le mele con le pere. Quindi stiamo lavorando con l’Ordine dei Medici per far capire alla Regione che la cosa va rivista, se vogliamo assicurare l’obbiettivo finale. Che non è arrivare presto, bensì diminuire la mortalitĂ . E diminuire il danno da eventi avversi, in situazioni che vanno dal traumatico al cardiologico”.
“Questa di oggi – ha ripreso la parola Farina – è la dimostrazione lampante di come la politica entra in queste cose. Di San Casciano non vedo quasi nessuno. Non si possono far vedere! Non c’è nemmeno un consigliere comunale: perchĂ©?”.
La parola è stata chiesta anche da altri due consiglieri comunali (sempre di opposizione) di Greve in Chianti, Fabio Baldi (Cittadini per Greve in Chianti) e Marco Raveggi (centrodestra).
“Crediamo che sia la prima volta – hanno detto – che i grevigiani “occupano” San Casciano. Vanno organizzate altre manifestazioni anche a Greve e Barberino Tavarnelle. Questa battaglia è fondamentale. Non sarĂ facile: ma non è detto che non si ottenga il risultato sperato”.
Appuntamento quindi alla prossima manifestazione. PerchĂ© la battaglia, nel Chianti fiorentino, anche se oggi non erano moltissimi a “combatterla” sul campo in questo torrido luglio, non finisce qui.
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