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lunedì 6 Maggio 2024
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    Lavora da anni in un’azienda agricola: domenica 18 gennaio festeggiamenti mercatalino-senegalesi

    MERCATALE (SAN CASCIANO) – Una festa all’insegna dell’amicizia con la comunità senegalese, ma non solo: è stata quella organizzata domenica 18 gennaio dalla casa del popolo di Mercatale e dall’Associazione Arcobaleno, dove con un pranzo tipico del Senegal a base di couscous Marocain (con carne e pesce) Riz au poisson (riso con pesce) pasta al forno, Bissap (bevanda tipica all’ibisco) e dolce, è stato dato il benvenuto nella comunità alla presenza di novanta persone più tanti bambini.

     

    Oltre al sindaco Massimiliano Pescini e l’assessore alle politiche sull’immigrazione Consuelo Cavallini, erano presenti il segretario della comunità senegalese di Firenze Mamadou Sal, e la giovane sposa di Moussa, Khady, che è stata così "presentata" alla comunità.

     

    Moussa si rese protagonista, il 20 giugno 2008, di un coraggioso salvataggio di una ragazza di 21 anni. Ma ecco cosa avvenne quel pomeriggio.

     

    La ragazza stava percorrendo, a bordo della sua auto, via Santa Maria Macerata in direzione di Montefiridolfi dopo avere finito il turno di lavoro; improvvisamente, dopo una curva, uscì fuori strada.

     

    Nell’urto rimase svenuta all’interno, mentre l’auto andava a fuoco. Moussa, che stava casualmente tagliando l’erba nei pressi di una vicina casa colonica, accortosi di quanto avvenuto, si precipitò sul posto riuscendo a estrarre dall’interno dell’auto già avvolta da fumo e fiamme la giovane donna.

     

    Per questo il 7 maggio 2011 nel Teatro Niccolini di San Casciano l’allora prefetto Paolo Padoin, assieme al sindaco Massimiliano Pescini, conferì a Moussa Faye la medaglia di bronzo al merito civile con la seguente motivazione: “Con generoso slancio e determinazione non esitava a soccorrere una donna bloccata nel proprio veicolo in fiamme a seguito di un incidente stradale, riuscendo a trarla in salvo. Chiaro esempio di elette virtù civiche ed encomiabile spirito altruistico”.

     

    Lo abbiamo così incontrato prima della festa alla casa del popolo mercatalina: una festa di tutta la comunità, nata come detto anche per "presentare" al giovane sposa di Moussa.

     

    Moussa, come ti sei conosciuto con la tua sposa Khady?

    "Nel 2004 quando frequentavamo la scuola secondaria in Senegal".

     

    Dunque quando sei arrivato in Italia lei era in Senegal?

    "Sì. È stato abbastanza doloroso il distacco, vivere così lontano da lei".

     

    Fino a quando una volta che hai trovato lavoro da noi, avete deciso di sposarvi.

    "Ci siamo sposati il 22 dicembre 2013 in Senegal e da quattro mesi Khady è venuta qua per sempre".

     

    Khady ti piace vivere nel Chianti?

    "Sì, il paesaggio è totalmente diverso, ma mi trovo molto bene. Adesso sto frequentando un corso di lingua italiana per stranieri".

     

    Khady, quando tu eri in Senegal Moussa ha fatto un grande gesto salvando la vita a una ragazza…

    "Mi ha raccontato quello che è successo, sono felice per quello che ha fatto".

     

    Moussa, hai più incontrato la ragazza che hai salvato?

    "No, non l’ho più rivista dal giorno dell’incidente, probabilmente oggi non la riconoscerei. Ma non importa, la vita continua, sono sicuro che anche lei sia pronta a fare un gesto come ho fatto io se dovesse capitarle una cosa simile".

     

    Moussa c’è qualcosa che vorresti dire?

    "Vorrei ringraziare tutte le persone di Mercatale per come mi hanno accolto. Spesso si parla di difficile integrazione da parte di stranieri, io qui mi sono trovato subito bene, le persone mi hanno fatto sentire come uno di loro. Quando vengono a trovarmi i miei amici da Torino mi dicono che sono molto fortunato perché ci sono delle bravissime persone a Mercatale, cosa che non avviene al nord, nelle grandi città. Mi sento davvero fortunato, oggi poi con al fianco mia moglie Khady…".

     

    I festeggiamenti sono proseguiti anche nel pomeriggio con musica afro, immagini di viaggi in Senegal, balli; inoltre hanno voluto portare il loro saluto e conoscere la sposa anche le insegnanti di scuola di italiano che hanno seguito Moussa, Licia Nesi e Anna Lorini.

     

    Insomma una gran bella festa organizzata magnificamente nel segno dell’amicizia e uguaglianza tra popoli.    

    di Antonio Taddei

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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