SAN CASCIANO – Sono in tanti a chiedersi perché il negozio di telefonia Vodafone, in via del Cassero a San Casciano, da venerdì 26 giugno ha la vetrina oscurata da dei fogli e un cartello sulla porta d’ingresso con scritto "Chiuso".
La risposta ce l'ha data il gestore, o meglio l’ex gestore, Monica, una signora dal sorriso contagioso, che però a un certo punto fa tenerezza quando improvvisamente non riesce a nascondere l’emozione.
"Purtroppo in tre soli giorni mi è stato comunicato che l’azienda avrebbe chiuso il centro Vodafone di San Casciano – ci racconta – così di punto in bianco ci siamo trovati senza lavoro. Io e il mio collaboratore".
"Nonostante il negozio portasse un alto numero di contatti – dice Monica rispondendo alla nostra domanda sui motivi della chiusura – superiore ad altri centri (è tutto documentato), hanno ritenuto che il nostro paese non avesse quei requisiti necessari per tenere aperta l’attività. E così in tre giorni è stato chiuso".
E tutti i clienti? "Guardi non le dico – risponde Monica – non posso quasi più uscire da casa. Mi fermano tutti per avere spiegazioni. Non sono proteste, ma tutti i clienti manifestano disagio per la chiusura. Dobbiamo anche considerare che il negozio era un unico punto nel Chianti".
"Mi dispiace davvero – dice ancora – per tutti quelli che facevano riferimento a noi. E devo dire che erano davvero in tanti".
"Sono dispiaciuta non solo per me – ammette – ma anche per il mio collaboratore; entrambi abbiamo una famiglia e di punto in bianco ci siamo trovati, senza una spiegazione logica, disoccupati".
Una vicenda davvero strana, che si muove secondo logiche che forse non riusciamo a capire, ma che di sicuro non hanno tenuto conto dei risultati e del movimento che il negozio (bastava passare davanti a una qualsiasi ora per toccare con mano) garantiva. Non era abbastanza? Qualche dubbio… rimane.
di Antonio Taddei
© RIPRODUZIONE RISERVATA