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sabato 27 Aprile 2024
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    Ausl Toscana Centro e Careggi in missione in Uganda: interventi di tiroidectomia totale

    Per intensificare le capacità diagnostiche del Mary's Lacor Hospital: interventi di questo tipo per la prima volta in Africa Orientale

    FIRENZE – Sono rientrati da alcuni giorni i medici che hanno fatto parte della missione all’Ospedale Mary’s Lacor Hospital a Gulu, in Uganda, per eseguire interventi chirurgici sulla tiroide.

    Enrico Vallin (otorinolaringoiatra), Valentina Mancini (otorinolaringoiatra), Alessandra Melai (Anestesista), Marco Luchini (Anestesista) della AUSL Toscana Centro e Giovanni Giannò (strumentista) dell’Azienda Ospedaliera di Careggi, sono i professionisti che hanno che hanno fattivamente partecipato al progetto di “Miglioramento delle capacità diagnostiche del Lacor Hospital, centro di eccellenza sanitaria e di insegnamento”.

    Progetto sostenuto da oltre 10 anni dalla Regione Toscana attraverso il Centro Di Salute Globale e realizzato dalle tre Aziende Sanitarie: AUSL Toscana Centro, AOU Careggi, e AOU Senese, con il coinvolgimento di numerosi professionisti sanitari.

    Coordinatore del progetto è il professor Roberto Santoro, direttore della Struttura di Audiologia e chirurgia oncologica testa-collo dell’Azienda di Careggi, che da oltre 20 anni si reca nell’Africa orientale per eseguire questo tipo di chirurgia e da circa undici presta la sua professionalità presso il St. Mary’s Lacor Hospital.

    Attualmente il maggiore ospedale non profit dell’Africa equatoriale con 554 posti letto per i 750.000 abitanti dei distretti limitrofi, nonché uno dei poli universitari della Facoltà di Medicina dell’Università Governativa di Gulu.

    Grazie al notevole intensificarsi negli ultimi due anni della partecipazione al progetto dell’AUSL Toscana Centro, è stato spesso fattibile lavorare quotidianamente con due equipe e incrementare così il numero di interventi.

    Nello specifico: sono stati visitati 92 pazienti ed è stato possibile operare tutti i 57 pazienti eleggibili.

    È stato inoltre raggiunto il numero di 500 interventi dall’inizio del progetto, perlopiù in seguito all’introduzione in quest’area dell’intervento di tiroidectomia totale, precedentemente non praticata in Africa Orientale.

    La missione è stata caratterizzata da una forte collaborazione con il personale locale medico e infermieristico attraverso una continua ricerca di integrazione che, nonostante le differenze culturali e di ambiente lavorativo, hanno permesso comunque di garantire procedure ed interventi di alto livello e con un elevato profilo di sicurezza, favorendo così la formazione di numerosi studenti e medici specializzandi ospitati dal Lacor Hospital.

    E’ attualmente in corso da parte della Regione Toscana la richiesta di estensione del progetto.

    È stato inoltre approvato il progetto Erasmus Plus della Comunità Europea, un interscambio di professionisti tra l’università di Firenze e l’università di Gulu, con prospettive di incrementare sempre di più la collaborazione con il Lacor Hospital.

    Ovvero diffondendo competenze per una progressiva autonomia del personale locale nell’eseguire queste procedure, piuttosto che garantire che il diritto alla salute e alle cure adeguate sia rispettato in tutto il mondo.

    La prossima missione è prevista per la fine del 2024.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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