GREVE IN CHIANTI – Ieri, domenica 24 marzo, si è conclusa la ventesima edizione del Festival Grevigiano.
Tre giorni spettacolari al Teatro Boito, sempre strapieno, con tantissimi cantanti, giovani e gruppi simpatia in gara. Uno spettacolo divertente, frizzante, con un susseguirsi di canzoni, spettacoli, balletti e battute.
Tutte le serate hanno visto impegnato il corpo di ballo, formato da Francesca, Lucrezia, Alessia, Alice, Ginevra e Clara.
Il gruppo musicale, che accompagna dal vivo tutti i cantanti e fa uno sforzo enorme, composto da Mattia Hagge, Sara Salvini, Eugenio Arena e Matteo Tucci. Il coro, formato dalla vocal coach Matilde Sferlazza e dalla corista e cantante Gaia Pietrszewski.
Francesco Vermigli ha gestito tutta la parte video, Franceco Baggiani importantissimo organizzatore e coach delle nuove voci. Per quanto riguarda i tecnici, regia curata da Andrea Gensini, service Discovery di Paolo Paoli.
Veniamo… ai responsi. La vincitrice del 20esimo Festival Grevigiano è Gaia Pietraszenski che interpreta magnificamente “Scelgo ancora te” di Giorgia.
Antonio del Lungo, con “Pastello Bianco” dei Pinguini Tattici Nucleari, conquista il secondo posto e il premio del Gazzettino del Chianti: per l’interpretazione e anche per la storia importante, di tenacia e forza di carattere, che rappresenta per tutto il nostro territorio.
Corinne De Marco che canta “Come Saprei”, sempre di Giorgia, si aggiudica il terzo posto nella sezione voce. E Sabino di Fede, vincitore dell’edizione 2023, con una superba versione di “Almeno tu nell’universo” di Mia Martini, vince il Premio della critica.
Tra i giovani vince Delia Gori, che interpreta “Se piovesse il tuo nome” di Elisa; secondo posto per il duo Lorenzo Scavone e Filippo Franchetti, che cantano “Fragili” di Il Tre; mentre terza classifica Ardita Shala che canta “Anche Fragile” di Elisa.
Nella divertentissima sezione simpatia, sono quattro coloro che hanno raggiunto la finale: Marco Toniazzi, con “Hanno Ucciso l’uomo ragno” si aggiudica il Premio del Banco Fiorentino; terzi arrivano i Red Hot Ciolli Peppers, che cantano “Ramato” (testo scritto ed interpretato da Jacopo Ciolli).
Secondi i “Las papas Fritas”, con Tommaso Lai e Mattia Gori che rivisitano “Il Ciclone” di Leonardo Pieraccioni con la canzone “Passando per Greti”, insieme a un folto gruppo di volontarie e volontari dell’Associazione Volontariato Grevigiano.
Prime con un minimo di scarto “Le Belle di Notte”, con Simona Penasso che ha cantato emozionando “Un anno d’amore” della divina Mina. E Aladino Ombriti e Sandra Bandinelli, hanno accompagnato creando la coreografia… in stile “Moulin Rouge”.
“Vogliamo ringraziare in primis – dicono i quattro organizzatori, Sauro Gori il presentatore, Stefano Bandinelli, per tutti “Banana”, co-presentatore, Andrea Gensini regia e Paolo Pagni, memoria storica e tuttofare – tutti coloro che si sono messi in gioco sul palco, nelle categorie voce, giovani e simpatia. Le nuove voci, le ballerine, la scuola di ballo Double Step, la Scuola di Musica di Greve in Chianti”.
“Tutte le persone che sono venute in questi tre giorni – dicono ancora – tantissime e molto partecipi. Il Teatro Boito, che ci accoglie ogni anno, l’amministrazione comunale che ci aiuta e supporta sempre. Tutti i commercianti e gli sponsor per il sostegno economico, in varie forme: dalle donazioni dei premi per la lotteria, ai contributi per sostenere le spese di gestione, sempre in aumento”.
“Crediamo che il Festival rappresenti molto più che un concorso canoro – affermano – Primo, perché il ricavato va interamente alla Cooperativa Sociale Onlus la Stadera, per aiutarla nei tanti progetti per la nostra comunità che porta avanti. Dalle ripetizioni per i ragazzi, all’inserimento lavorativo di ragazzi “speciali” nel bar #Postazione e altri contesti, oltre a mille altri progetti. Quest’anno si aggiunge che la lotteria viene devoluta interamente all’Associazione Volontariato Grevigiano, per l’acquisto della nuova ambulanza”.
“Un’ultima considerazione – dicono in chiusura – Crediamo che questo sia davvero un momento di grande unione per la nostra comunità: vedere il teatro pieno, essere consapevoli di regalare emozioni per alcune ore, è la nostra più grande soddisfazione. E, crediamo, un fattore importante per tutto il nostro territorio”.
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