PANZANO (GREVE IN CHIANTI) – Appena don Alessandro ha acceso la miccia per far partire la Colombina dal sagrato della chiesa di Santa Maria a Panzano, tutti gli occhi dei presenti hanno seguito la sua discesa. E, poi, la risalita.
E’ tornata nel punto di partenza accolta dagli applausi, per poi incendiare il Carro.
Martedì 11 aprile, Panzano alto. Qui la tradizione vuole che la Colombina voli il giorno dopo il Lunedì dell’Angelo.
“E’ andata bene! – esclama un anziano – Dopo che nel mese di marzo una betoniera, passando sotto l’arco di Panzano alto, l’ha danneggiato rendendo inagibili le stanze che lo sovrastano, la paura era che la Colombina non tornasse… indietro. Meglio così”.
Insomma, dai cattivi auspici precedenti ai buoni auspici seguenti al volo: in un misto di cultura popolare, tradizione e “profezie”.
Perfetta l’organizzazione dell’associazione Il Grondino, aiutata dal personale de La Racchetta.
E’ da prima della seconda guerra, mondiale che la Colombina vola a Panzano in Chianti: una tradizione nata per le funzioni religiose chiamate “Quarantore”, in occasione del Triduo Pasquale, che consiste nell’adorazione (per quaranta ore) del Santissimo Sacramento.
Prima veniva fatto solo il volo della Colombina. Poi, nel 1969, fu introdotto lo scoppio del Carro: che nel 2004 fu sostituito con quello attuale, più sicuro e più pratico.
Ed è da sempre che la Pirotecnica Soldi s.r.l. di Castelfranco Piandiscò (Arezzo), fondata nel 1869, ad occuparsi in maniera scrupolosa di “caricare” il carro con i fuochi.
Come da tradizione, prima si è svolta la funzione religiosa nella chiesa di Santa Maria, presieduta da don Alessandro, padre Lorenzo e padre Eliseo dell’Eremo di San Pietro alle Stinche. Assistiti dal diacono Duccio.
VIDEO / Anche a Greve in Chianti un volo perfetto della Colombina in piazza Matteotti
Dopodiché, la Filarmonica “Giuseppe Verdi” di Panzano ha eseguito brani musicali, sia in chiesa sia fuori: poi, abbandonata la scalinata in tutta fretta, l’accensione della Colombina.
Che ha terminato la corsa lungo il filo d’acciaio: segno di buon auspicio, che fa coppia con quello di Greve in Chianti, portato “in dote” dalla Colombina di Pasqua in piazza Matteotti.
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