IMPRUNETA – Trattiene a stento la (comprensibilissima) rabbia il figlio della 85enne di Impruneta che, martedì 11 aprile, è stata circuita e derubata mentre si trovava da sola in casa, una colonica, mentre ci racconta quello che è accaduto.
Un racconto che deve servire a mantenere sempre altissima l'attenzione: questa gente senza scrupoli, di una cattiveria infinita, si approfitta infatti di qualsiasi occasione per insinuarsi nelle case. In particolare dove vivono persone anziane.
Ne è prova che, più o meno alla stessa ora, un altro tentativo di furto-truffa di questo tipo (per fortuna sventato in questo caso) è andato in scena a Bagno a Ripoli.
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"Ieri mattina – inizia il racconto – verso le dieci mia manna è tornata da fare la spesa. Si abita in una colonica un po' isolata dal paese. Qui ha trovato una persona ad attenderla, che si è qualificata come tecnico dell'acquedotto".
La donna, purtroppo, ha acconsentito: "Le ha chiesto di fare un controllo – prosegue il figlio nel suo racconto – perché l'acqua poteva essere radioattiva. Nel fantomatico controllo si è accesa una luce rossa e da li è iniziato il disastro".
Senza un minimo scuprolo, con la signora in confusione, "le ha fatto mettere i telefoni in frigo – continua il figlio – poi si è fatto consegnare tutto, soldi e gioielli. Lei, senza capire quello che stava accadendo, gli ha dato tutto. Anche quello che era nascosto".
"Mi sono acccorto di quello che era successo – conclude – quando sono tornato dal lavoro. Lei neanche si era resa conto, ha iniziato a realizzare la sera. Ci hanno portato via 700 euro in contanti, gioielli, i ricordi di una vita. Suoi e miei. Abbiamo avvisato i carabinieri di Impruneta, appena avremo finito di quantificare i danni sporgeremo denuncia".
Rimane, come sempre, l'avvertenza: non far entrare nessuno in casa, prima di qualsiasi ingresso chiamare figli, figlie, nipoti. Se si ha il minimo dubbio comporre subito il 112.
di Matteo Pucci
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