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sabato 27 Aprile 2024
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    Falso vigile e falso addetto di Publiacqua: 84enne riesce a non farsi derubare

    A Bagno a Ripoli. Il racconto della nipote: "Tantissime analogie con la signora derubata a Impruneta"

    BAGNO A RIPOLI – Come avevamo previsto, il caso della signora anziana derubata all'Impruneta da un falso addetto "all'acquedotto" (così si è presentato) non è stato isolato.

     

    Tanto che pochi minuti dopo aver pubblicato l'articolo abbiamo raccolto la testimonianza della nipote di una donna che lo stesso giorno (martedì 11 aprile), più o meno alla stessa ora (le 10 di mattina) ha subito lo stesso trattamento. Per fortuna però con un esito diverso.

     

    # ARTICOLO / "Signora la sua acqua è radioattiva": 85enne raggirata da falso addetto all'acquedotto

     

    "Mia nonna – inizia il suo racconto la nipote – ha 84 anni e vive da sola (c'è mia sorella con suo marito nella casa al piano di sotto) a Bagno a Ripoli, fra Osteria Nuova e il centro del paese, nella zona via del Carota. Siamo in una sorta di mezza campagna, ma comunque non isolati".

     

    Con una precisazione però: "Abbiamo avuto la sensazione che queste persone si siano interessate a capire bene la situazione, perché a quell'ora tutte le famiglie sono al lavoro. Secondo noi hanno seguito le abitudini del vicinato, o comunque si muovono in orari in cui il maggior numero di persone è fuori casa. In questo modo, anche se la casa non è isolata… è come se lo fosse"

     

    Poi passa a descriverci i due truffatori: "Erano in due: quello che ha sempre parlato aveva l'accento bolognese, ed era vestito da vigile urbano, con il cappello da comandante. Non aveva la pistola. L'altro, che è stato in silenzio tutto il tempo ed era in borghese, all'inizio ha detto di essere di Publiacqua".

     

    "La scusa – prosegue nel racconto la ragazza – era che erano venuti per misurare il mercurio nell'acqua, visto che risultava un pericolo in questo senso. Le hanno detto di  non usare il telefono per mezz'ora, hanno fatto il giro della casa per staccare le tre televisioni. E poi le hanno detto di mettere in frigorifero i soldi e di andare ad aprire insieme la cassaforte, perché anche questa era pericolosa. Lei ha detto che era vuota perché non le era mai riuscito utilizzarla. Loro allora si sono scaldati, le hanno detto di non dire bugie, anche lei ha risposto a tono".

     

    Perché, come ci conferma la ragazza, la nonna è una signora in salute, pimpante. E pur confusa da tutto questo tramestio, è riuscita a tenere botta alla grande.

     

    "Le hanno chiesto – dice ancora – di mostrargli dei soldi da controllare, perché anche questi rappresentavano un pericolo. Lei gli ha dato una banconota da 10 euro. Da qui sono passati a chiedere di vedere gli oggetti in oro, perché anche questi rappresentavano una minaccia. Ma lei gli ha detto che non aveva niente perché i ladri erano già entrati in casa e avevano preso tutto".

     

    A quel punto i due devono aver capito che non sarebbero riusciti nell'intento. Hanno preso la porta e se ne sono andati via, a piedi, "tanto che sono stati visti anche da due persone qui accanto – conclude la ragazza – che stavano lavorando in un giardino".

     

    Insomma, la prontezza della signora ha fatto sì che almeno non ci sia da piangere su oggetti rubati.

     

    Il consiglio però è sempre lo stesso: telefonare subito, appena possibile, alle forze dell'ordine. Anche, come in questo caso, ad "assalto" fallito: magari potrebbero intervenire immediatamente e intercettarli.

     

    Quindi i numeri di riferimento sono il 112 o quello della polizia locale di Bagno a Ripoli, 055631111.

    di Matteo Pucci

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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