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venerdì 26 Aprile 2024
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    Ritrovamento durante i lavori: forse era una trappola piazzata dai tedeschi in ritirata

    LA ROMITA (TAVARNELLE) – Il grande botto (anzi, i due grandi botti…) è arrivato dopo giorni in cui è serpeggiato anche un po' di malumore tra i cittadini de La Romita, che con la chiusura della strada hanno dovuto allungare di molto i loro percorsi quotidiani. Ma anche da parte del negozio di alimentari che ha visto più che dimezzare gli incassi negli ultimi giorni.

     

    Il motivo della chiusura è stato causato dal rinvenimento di ordigni bellici della seconda guerra mondiale proprio in via strada Romita: era il pomeriggio di mercoledì 30 ottobre quando Marco Pierini dell’impresa "FP costruzioni e strade", mentre eseguendo con la ruspa uno scasso, quando si è accorto che la benna aveva urtato un oggetto che non poteva essere un tubo.

     

    Fermatosi immediatamente per rendersi conto di cosa si potesse trattare, ecco la sorpresa: una boma di artiglieria tedesca inesplosa.

     

    Immediatamente vennero stati avvisati i carabinieri di Tavarnelle e l’ufficio tecnico del Comune. I lavori sono stati quindi sospesi in attesa dell’intervento degli artificieri (dell’Esercito Italiano appartenenti al Genio Ferrovieri di Castel Maggiore), intervenuti la mattina di giovedì 7 novembre, oltre una settimana dopo (da qui… i malumori).

     

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    Sembrava il classico ritrovamento di quelli che capitano scavando in zone dove ci sono stati scontri di guerra, ma in realtà dopo una prima ispezione da parte degli artificieri arrivati da Bologna, è stato accertato che vi si trovavano ben cinque ordigni da 15 cm HE di artiglieria tedesca, ben conservati con tanto di esplosivo.

     

    Un “trappolamento”, così è stato definito dagli artificieri, che aveva la funzione, una volta fatto saltare, di interrompere la strada impedendo l’avanzata. O addirittura permettere un’imboscata alle colonne militari.

     

    Non sarebbe nemmeno da escludere che siano stati i partigiani (affermano sempre gli artificieri) magari per fermare colonne tedesche. Cosa questa però che sembra abbastanza inverosimile, in quanto la zona de la Romita no ha mai visto interventi partigiani.

     

    E' stata invece teatro di cruenti scontri fra truppe tedesche e neozelandesi, con perdite di vite umane da entrambi le parti e la messa fuori uso di carrarmati. 

     

    Così, gli ordigni rinvenuti sono stati fatti brillare tra giovedì 7 e venerdì 8 novembre, in un campo adiacente all'area di rinvenimento, dopo che con l’escavatore sono state praticate delle buche profonde circa tre metri.

     

    Prima di farli saltare, sono stati messi in sicurezza anche gli uomini che osservavano, da parte dei carabinieri di Tavarnelle comandati dal luogotenente Giuseppe Cantarero. Era presente anche un’ambulanza della Misericordia di Tavarnelle e Barberino con volontari. La strada sarà riaperta al traffico probabilmente già dalla sera di venerdì 8 novembre.

     

    “Il ritrovamento dei proiettili – commenta il vicesindaco di Tavarnelle David Baroncelli – oltre a testimoniare il fatto che la guerra e i tristi avvenimenti che hanno colpito il Chianti continuano a lasciare segni importanti e a far parlare di se a 70 anni di distanza, conferma il lavoro di ricerca e di studi che stiamo conducendo sul passaggio del fronte e le vicende legate a questa importante pagina della nostra storia”.

    di Antonio Taddei

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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