ALLO "SPECIALE POLITICHE 2013 NEL CHIANTI"
E I RISULTATI NEL NOSTRO TERRITORIO
Fin da prime delle elezioni era stato sempre molto critico nei confronti del suo Partito democratico. E adesso che le consultazioni sono andate, il sindaco di Castelnuovo Berardenga Roberto Bozzi fa le sue riflessioni rimanendo su quella lunghezza d'onda.
"Sono state elezioni prevedibili – spiega – Il Pd e il centrosinistra non sono stati di portare il dibattito sui loro temi caratterizzanti, ma hanno rincorso temi non propri su un terreno non proprio".
"Io – prosegue – individuo almeno tre errori. Il primo è stato l'appoggio al Governo Monti: si doveva votare subito. Il secondo errore è non aver cambiato la legge elettorale, anche se era difficile farlo. Il terzo errore è stato quello di fare delle regole cervellotiche per limitare l'accesso alle primarie e aver visto vincere Bersani che agli occhi di tanti rappresentava il vecchio".
Ma con Renzi candidato alla presidenza del consiglio sarebbe andata diversamente? "Avremmo avuto un risultato diverso – risponde Bozzi – prendendo voti sia al Pdl che al M5S, che non avrebbe certo fatto un risultato di questa portata. Perché è evidente dall'analisi del voto che c'è uno strappo generazionale: i "garantiti", i nonni e i padri, votano ancora per i partiti; i "non garantiti", i giovani, hanno dato un segnale forte votando in massa per Grillo. Per il quale è troppo semplicistico dire che non fa proposte".
A Castelnuovo Berardenga (non proprio una "roccaforte rossa") il Pd si è attestato poco sotto il 40%. Nell'intera provincia di Siena, pur prendendo una bella scoppola, non è sprofondato come qualcuno prevedeva: "La campagna mediatica sullo scandalo MPS è stata forte – dice Bozzi – ma io non mi aspettavo il tracollo perché qua il Pd esprime classe dirigente e progetti per il futuro".
Chiudiamo con uno sguardo al futuro: "Mi auguro che si possa comporre un Governo con alcuni obbiettivi chiari. E poi, in termini ragionevoli di tempo, tornare a votare. Adesso però c'è bisogno di stabilità: e non solo per i mercati, lo dico anche da amministratore. I Comuni non possono più vivere in questo modo, senza sapere fino all'ultimo tuffo su quali risorse possono contare per fare i loro bilanci e investimenti".
di Redazione
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