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martedì 19 Marzo 2024
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    “I Cammini dell’Acqua nel Chianti”: lungo la Pesa fra anse, coltivazioni e antichi mulini

    In gran parte nel territorio di Barberino Tavarnelle: si parte dal centro della Sambuca, dall'antico ponte romano. Ecco il percorso "disegnato" dal CAI Firenze

    SAMBUCA (BARBERINO TAVARNELLE) – Dalla collaborazione fra Publiacqua e CAI di Firenze nasce, nell’ambito del percorso dei “Cammini dell’Acqua”, questo splendido percorso lungo la Pesa (o “il” Pesa).

    Itinerario interessante lungo la Pesa nella parte meno urbanizzata e più autentica. Il fiume scorre con grandi anse tra boschi e coltivazioni.

    Nella parte alta si trova una grande golena per il contenimento delle piene. Alcuni mulini per la macinatura del grano rivelano la notevole portata d’acqua e l’importanza del fiume nei tempi passati.

    Sono 8,5 km (solo andata); dislivello salita 145 metri; difficoltà E. Quota; da 175 a 320 metri sul livello del mare.

    “Itinerario particolarmente interessante – esordisce il CAI Firenze nella sua descrizione (lo trovate qui) con aspetti naturalistici lungo la Pesa nella sua parte meno antropizzata e più autentica. La presenza di alcuni vecchi mulini lungo il fiume, denota la maggiore portata d’acqua dei tempi passati ma anche l’importanza della risorsa idrica”.

    “È significativo anche il legame di questi luoghi con Vallombrosa – viene specificato – dato da San Giovanni Gualberto originario di queste zone. Il Santo ha lasciato numerose tracce del suo peregrinare e fondò appunto il convento di Vallombrosa. Negli ultimi anni si ritirò  nella vicina Badia a Passignano”.

    Poi, inizia la descrizione: “Il percorso si svolge sulla strada che costeggia il fiume seguendolo lungamente tra boschetti e radure fino nei pressi del vecchio mulino di Patrazzo ora trasformato in abitazione”.

    “Dal centro del paese di Sambuca – spiega il CAI – si attraversa il caratteristico antico ponte sulla Pesa la cui origine sembra risalire  al 1100, segno dell’importanza del borgo. Al termine tenendosi sulla destra, si trova il percorso pedonale che costeggia la Pesa per circa 300 metri fino all’uscita del centro abitato dove confluisce nella strada asfaltata lungo Pesa, via Fratelli Rosselli. Seguiamo la strada che ancora asfaltata per un centinaio di metri diventa poi a fondo naturale col nome di Strada dell’Abate”.

    “Dopo poco – continua la descrizione – troviamo sulla sinistra la cappella dedicata a San Giovanni Gualberto. Sulla destra la strada che conduce in breve all’hotel Mulino dell’Abate. Dopo l’ingresso di una casa colonica, troviamo la sbarra che limita il traffico veicolare. Si segue lungamente la strada oltrepassando la sbarra posta dopo l’ultima abitazione sulla sinistra. Il percorso è intuitivo fino al ponte di Rignana, dove troviamo una sbarra, si supera e si volta a destra per attraversare il ponte dopo il quale si volta a sinistra superando un’altra sbarra, per seguire l’altra sponda della Pesa. Si segue ancora fino ad un punto dove la traccia carrabile si impenna”. 

    “Una traccia di sentiero evidente sulla sinistra – specifica – ci permette di evitare il tratto ripido. Dopo poco ritroviamo il percorso carrabile che scende nell’alveo del fiume dove si può vedere la grande golena di contenimento delle piene. Si segue ancora la traccia che taglia l’area golenale e riprendiamo a costeggiare la Pesa attraversando un piccolo ruscello laterale.  Proseguiamo ancora raggiungendo un caratteristico casolare che è il vecchio mulino di Patrazzo. Sul retro si può ancora vedere la vasca di carico non più usata e le prese dell’acqua per le macine non più esistenti”.

    “Il percorso – conclude il CAI – continua ancora per poche centinaia di metri fino a poco oltre case Patrazzo dove termina il percorso. Nei pressi è ben visibile una pescaia di regolazione. Il ritorno è lungo il percorso dell’ andata. Dal mulino di Patrazzo, in alternativa, si può risalire la strada al servizio dell’abitazione per circa 1 chilometro e 200 metri per raggiungere sulla strada che collega San Donato in Poggio a Panzano in Chianti, la caratteristica chiesa di San Miniato a Sicelle”.

    “I Cammini dell’Acqua” è un bando che Publiacqua ha realizzato per sostenere progetti finalizzati alla valorizzazione della presenza della risorsa idrica.
    E dei suoi legami ambientali, culturali, sociali e storici con le comunità locali, grazie alla manutenzione e realizzazione di percorsi di mobilità dolce e sostenibile.
    In questo spazio sul Gazzettino del Chianti, insieme a Publiacqua e alle associazioni impegnate sul territorio, andremo alla scoperta di quelli in territorio chiantigiano.
    E, perché no, ne potremo scovare anche altri… .

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