SAN CASCIANO – L'occasione per fare due battute sul decreto legge di riforma delle banche di credito cooperativo, licenziato (fra le polemiche di molta parte del mondo delle Bcc, Federcasse in primis) dal Governo nella tarda serata di mercoledì 10 febbraio, con il direttore generale di ChiantiBanca Andrea Bianchi, è arrivata durante la presentazione della partnership fra l'istituto di credito e il Consorzio Vino Chianti Classico per le celebrazioni dei 300 anni di quest'ultimo.
Bianchi che ha subito risposto alla domanda sulla possibilità che l'istituto di credito cooperativo sfrutti il "way out" per uscire dal movimento: "Solo illazioni della stampa, nulla di più".
Anche perché, ha tenuto a ribadire, "prima dovremo vedere tutti i dettagli di questa riforma, vista peraltro la sua importanza. Noi, come sempre, ci muoveremo nell'interesse dei soci, dei territori e dei nostri dipendenti".
Sulle insinuazioni dei rapporti del Governo con alcune banche toscane, Bianchi è stato sereno e netto: "La nostra banca ha sempre fatto una bandiera del non avere la politica in casa. Per noi politica vuol dire collaborare con le istituzioni del territorio su progetti e iniziative a favore delle comunità".
Una riforma quindi ancora tutta da studiare, in evoluzione essa stessa: "Nei prossimi mesi – ha ricordato Bianchi – avremo l'assemblea dei soci che, peraltro, nella sua parte straordinaria avrà all'ordine del giorno anche l'incorporazione di Bcc Pistoia e Bcc Area Pratese".
"E' quindi evidente – ha concluso – per tantissimi motivi, che valutazioni e decisioni verranno prese dal futur Cda della banca".
di Redazione
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