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venerdì 26 Aprile 2024
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    Jacopo Silei: quando “La Luce”… illuminava il campo sportivo di San Casciano

    Era il soprannome dato a questo attaccante che ha fatto la storia gialloverde dal "super tifoso" Egisto Becciolini

    SAN CASCIANO – Jacopo Silei nasce nel 1972 a Firenze e si avvicina al mondo del calcio a soli sei anni, quando viene tesserato per la Sanger.

     

    GLI ESORDI NELLA SANGER

     

    Era la squadra proveniente dal rione fiorentino di San Gervasio e che nel 1992, dopo essersi fusa con U.S. Campo Marte, dette vita ad una nuova squadra, oggi meglio conosciuta col nome di Olimpia Firenze.

    Alla Sanger Jacopo avrà il piacere di svolgere l’intero settore giovanile, fino al 1990, anno in cui sarà contattato da un osservatore della Us Sancascianese.

     

    L'ARRIVO A SAN CASCIANO

    “Fui chiamato – racconta Silei – dalla società gialloverde per un provino di fine stagione. La dirigenza stava infatti cercando nuovi e promettenti giovani da aggregare agli Juniores ed alla Prima squadra, al tempo militante in Promozione. Fu proprio in questa occasione che conobbi due miei grandissimi amici, nonché futuri compagni di squadra, che avrebbero poi accompagnato gran parte della mia avventura a San Casciano: Marco Caldini e Alessio Lazzerini”.

    Punta dotata di grandi mezzi tecnici e fisici, Silei impressiona subito gli osservatori e la dirigenza gialloverdi, che decidono di investire su di lui e di portarlo a San Casciano.

    Già dal primo anno (stagione 1990-1991), il giovane Jacopo è sottoposto a grandi impegni: viene diviso il sabato e la domenica tra Juniores e Prima squadra.

     

    La Prima squadra, all’epoca militante in Promozione, è guidata da mister Nocciolini e può contare su giocatori forti ed esperti come il capitano Simonetti, il portiere Galletti, il centrocampista Francioli ed il fantasista Masini.

     

    LA PRIMA PARTITA IN GIALLOVERDE

    “In quella stagione – ricorda con emozione Silei – arrivò anche il mio esordio tra i dilettanti. Eravamo a Castelfiorentino e stavamo perdendo per 3-0. Entrai negli ultimi 20 minuti come ala destra e a pochi minuti dal mio ingresso in campo con un dribbling secco di due avversari ed un tiro dalla distanza, tentai subito di impressionare l’estremo difensore avversario: il mitico Walter Ciappi (ex portiere di Pisa, Cesena e Taranto con quasi 200 presenze in Serie B). Ricordo ancora le parole che mi rivolse Ciappi non appena anestetizzo il mio tiro: Cittino cosa pensavi di fare?”.

    L’esordio per Jacopo non è altro che un piccolo passo di una splendida avventura in gialloverde durata per ben 12 anni. Con la maglia numero 11 della Sancascianese Silei riuscirà infatti a raggiungere la mostruosa cifra di ben 130 reti.

     

    "COSI' DIVENTAI… LA LUCE"

    In questi anni, a San Casciano, verrà chiamato “La Luce”. Soprannome coniato dal tifosissimo Egisto Becciolini che dopo un suo gol a Campi Bisenzio esclamò: “Finalmente si è accesa la luce!”.

    “Egisto è stato per me davvero un tifoso eccezionale – ricorda Jacopo sorridendo – era il mio primo estimatore e non ha mai smesso di supportarmi per l’intera durata della mia esperienza in gialloverde".

     

    EGISTO BECCIOLINI – Super tifoso gialloverde, coniò lui il soprannome "La Luce" per Jacopo Silei

     

    LA GRANDE VITTORIA IN PRIMA CATEGORIA

     

    Il ricordo più bello di Jacopo legato alla sua esperienza a San Casciano, resta però la vittoria del campionato di Prima Categoria nella stagione 1999-2000, sotto la guida di mister Rosario Carubia.

    “La vittoria del campionato – continua a ricordare Silei – fu davvero un qualcosa di inaspettato. Il nostro obbiettivo ad inizio stagione era infatti quello di salvarsi. È stato però grazie ad un gruppo straordinario che siamo arrivati a contenderci il titolo con una squadra molto più tecnica della nostra: il San Piero a Sieve. La certezza della nostra vittoria giunse alla terzultima gara di campionato, quando sconfiggemmo il Dicomano fuori casa. Uno dei tre gol di quella fantastica vittoria lo segnai proprio io: ricevetti palla sulla tre quarti campo, la controllai con il piede sinistro per poi colpirla di collo destro spedendola dritta sotto la traversa”.

    L’ultima giornata di quella stagione, disputata a San Casciano contro il Luco, fu una vera e propria festa.

     

    Al fischio finale infatti tifosi e giocatori (e anche qualche dirigente), corsero da viale Garibaldi verso piazza della Repubblica (meglio conosciuta dai sancascianesi col nome di “Piazzone”), per gettarsi tutti insieme all’interno della vasca con i pesci. Da quel giorno il “bagno in vasca” diventerà una tradizione di tutte le più importanti vittorie gialloverdi.

     

    UNA BANDIERA – Una delle "Sancascianesi" in cui ha militato Jacopo Silei

     

    L'ORGOGLIO DI ESSERE IN GIALLOVERDE

     

    “Giocare per il San Casciano in quegli anni – ci confida Silei – è stato un vero onore. Vi era uno spirito ed un’identità di paese uniche: persino io, che provenivo da Firenze, ero ormai divenuto un sancascianese di adozione, una vera e propria bandiera per il paese. E ne ero fiero”.

     

    “Ho amato tantissimo San Casciano e la Sancascianese – dice Jacopo – per questo lasciare la società dopo 12 anni non è stato affatto semplice”.

     

    L'ADDIO

    Dopo due anni trascorsi in Promozione, nella stagione 2002-2003 la Sancascianese retrocede e torna in Prima Categoria. La società decide di modificare in parte il suo progetto e di puntare maggiormente sui giovani. Per far spazio alle nuove leve vengono però allontanati alcuni tra i giocatori più anziani della società, tra questi anche Silei.

    Quello a San Casciano però non è un addio, i destini di Silei e della sua amata Sancascianese si incroceranno infatti più presto del previsto. Nell’estate del 2003 Jacopo decide di accettare l’offerta del Firenze Ovest, all’epoca militante in Prima Categoria ed iscritto proprio nello stesso girone della Sancascianese.

     

    IL RITORNO CON UNA MAGLIA DIVERSA

    “Tornare a San Casciano da avversario – ricorda Silei – fu davvero strano. Mi ritrovai infatti ad affrontare quelli che per tanti anni erano stati miei compagni di squadra ma sopratutto persone con le quali avevo stretto rapporti di amicizia indissolubili: su tutti il mio miglior amico Enrico Guarducci".

     

    "Ricordo che fu una gara molto tesa – dice mandando indietro il nastro della memoria – A dieci minuti dal termine il risultato era ancora inchiodato sul parziale di 1-1. Fu però in quel momento che ricevetti un cross dalla sinistra e con una rovesciata perfetta riuscii ad impattare la palla dal limite dell’area ed a spedirla direttamente sotto l’incrocio dei pali”.

    La gara tra Sancascianese e Firenze Ovest terminerà 1-2 per gli ospiti, decisa dal più classico dei gol degli ex. Quello fu senz’altro l’ultimo lampo de “La Luce” avvistato a San Casciano.

    di Duccio Becattini

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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