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sabato 27 Aprile 2024
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    Il Regina Margherita di Marcialla apre i battenti con la 17esima stagione teatrale

    Si inizia il 23 novembre con la Compagnia degli Sconvolti che presenta la commedia "Bischeri s'è fatto tredici"

    MARCIALLA (BARBERINO TAVARNELLE) – La sua ricchezza più grande è l’identità collettiva, sensibile e aperta ai passaggi del tempo. Il Teatro Regina Margherita di Marcialla cerca dentro se stesso, nel cuore del proprio patrimonio secolare.

     

    Ed è lì che scopre di essere perennemente giovane, pieno di interessi, capace di interpretare i diversi linguaggi artistici attraverso la qualità delle proposte, la ricerca, la formazione.

     

    Travi rurali e riflettori da palcoscenico, velluti rossi e lampade in foggia ottocentesca. Il teatro della porta accanto si alimenta del senso di comunità e dei mille volti della cultura antica e contemporanea.

     

    Gli oltre 300 anni di vita, che ne documentano la nascita e il dna "musicale" sono una risorsa preziosa, la ricetta per non invecchiare mai. Una casa tra le altre, tra la gente, al centro di un piccolo borgo che abbraccia sulla linea di confine l’incanto dei paesaggi e dei crinali del Chianti e della Valdelsa. Il Regina Margherita, stabile dal nome altisonante dove, tra platea e balconata, si mettono a sedere circa novanta spettatori, appare agli occhi di chi cammina lungo via Amelindo Mori, fulcro del tessuto urbano di Marcialla, frazione di Barberino Tavarnelle.

     

     

    La facciata color verde acqua che punta il suo sguardo sul mondo da due aperture ad oblò si amalgama alle altre abitazioni dagli intonaci vivaci, in stile tipicamente toscano. In realtà l’aria di comunità precede il passo e la vista dell’edificio.

     

    Il clima che si respira intorno ad uno dei teatri più piccoli, antichi e dinamici dell’area fiorentina, un luogo che sembra ci sia sempre stato, è ciò che attrae e stimola la curiosità del visitatore. Il teatro diventa un perfetto vicino di casa e affidargli le chiavi del proprio tempo è un dolce rituale che si ripete, di generazione in generazione.

     

    Al Regina Margherita si sceglie di andare, attratti dalla sua vocazione sociale ed educativa, incline a generare percorsi di crescita individuale e collettiva che nascono dietro le quinte, nei laboratori, sulle scene.

     

    Storie, destini, persone, progetti, opportunità si incrociano e producono cultura. La sensazione si rafforza ogni volta che si varca la soglia del portone, al civico 24. Anche alla serata di apertura della stagione teatrale, partecipata da tantissimi cittadini, il ricco carnet, giunto alla diciassettesima edizione, si è presentato con le sue mille anime.

     

    E’ stata l’Associazione Culturale Marcialla, che gestisce lo stabile e confeziona artisticamente il cartellone, sostenuta dall’Unione comunale del Chianti fiorentino, a fare gli onori di casa nella presentazione della stagione 2019/2020 andata in scena nei giorni scorsi.

     

     

    “Il cartellone è frutto del nostro lavoro e di tutta la nostra comunità – ha aperto il presidente dell’associazione Sara Innocenti – ne siamo orgogliosi perché abbiamo nomi e titoli di rilievo internazionale e riusciamo ad offrire un livello qualitativo molto alto. Il nostro è un teatro libero che riusciamo a costruire in maniera autonoma. Le proposte che qualificano la stagione derivano da scelte e occasioni di confronto che condividiamo tutti insieme. Siamo felicissimi in particolare di presentare la scuola di teatro condotta per il terzo anno dai bravissimi attori di Teatro Riflesso”.

     

    Ad invitare il pubblico ad aderire ad una formula originale, tesa a promuovere la cultura del teatro, è stato il sindaco David Baroncelli.

     

    “Portate ciascuno un amico al Regina Margherita tutte le volte che c’è uno spettacolo – ha esortato – per far vivere i luoghi della cultura occorre esserci, promuoviamo concretamente il teatro nel nostro ruolo di cittadini. Il mio ringraziamento va a tutti coloro che si adoperano perché questo teatro viva, riesca a dare una programmazione di qualità e a rappresentare un punto di riferimento culturale importante sul nostro territorio”.

     

    La memoria storica di una tradizione culturale fortemente radicata convive con la creatività del presente. Nella circolazione di idee pulsano voci e talenti dell’anima artistico-musicale di Marcialla.

     

    E’ il tema su cui ha puntato l’attenzione il vicesindaco e assessore alla cultura Giacomo Trentanovi.

     

    “Il Regina Margherita – precisa – nasce da un lavoro corale di teste e cuori, è un luogo aperto tutto l’anno dove si tengono decine di eventi. Un valore aggiunto di questa realtà è l’attività di formazione, qui si insegna e si educa a scoprire un linguaggio che rivela passioni, allestisce spettacoli e aiuta a comunicare e intessere relazioni e affinità. Marcialla è una bella realtà unita e musicale, lo testimonia la storia. Il marciallino Francesco Bagnoli, illustre compositore ed organista, docente di musica nel Seminario di Firenze e Maestro di Cappella nella Cattedrale di Santa Maria del Fiore, cantava e componeva grazie alla sua formazione praticata nell’ambito della Filarmonica e del Teatro regina Margherita”.

     

     

    Ad entrare nel dettaglio delle cinque sezioni che compongono il cartellone, prosa, jazz, teatro ragazzi, teatro popolare, Km 0, i tanti artisti che gravitano intorno al Regina Margherita. Primo fra tutti uno dei suoi fondatori: Gianfranco Martinelli, direttore artistico del teatro.

     

    “Ogni anno si entra in una storia diversa – ha aggiunto – il nostro è un luogo di divagazione ma anche di riflessione e produzione di stimoli all’esterno, il nostro unico interesse è migliorare la qualità della vita attraverso la cultura. Su questo palco sono nate nuove compagnie, storie, conoscenze. E anche quando il teatro è chiuso lavoriamo d’estate per raccogliere fondi a favore della stagione. Un ringraziamento a chi ci sta vicino, alla nostra gente, che ogni anno eredita e reinterpreta l’importante patrimonio musicale che ci ha lasciato il passato. Quest’anno il filo rosso sarà la condizione femminile affrontata nella contemporaneità. Protagonista anche il grande jazz con la partecipazione di nomi di prestigio nello scenario musicale internazionale”.

     

    Sul palco si sono alternati nel corso della serata, a descrivere le altre sezioni della stagione l’attore e regista Francesco Mattonai e Alessandra Niccolini, presidente del Teatro delle Stanze e gli attori Valentina Paoletti, Filippo Giachini, Damiano Masini, Laura Masini e Ornella Detti.

     

    I docenti e attori Alessandro Scavone, Irene Biancalani e Alessio Buti hanno mostrato, anche con inserti teatrali, le attività laboratoriali di teatro rivolti agli adulti e ai ragazzi.

     

    La stagione teatrale che fa sorridere bambini e ragazzi è diretta da Italo Pecoretti. La serata è stata moderata dal giornalista e musicista Fabrizio Calabrese.

     

    Il Regina Margherita apre ufficialmente i battenti con uno spettacolo di teatro popolare. La compagnia de Gli Sconvolti presenta sabato 23 novembre alle 21.30 e domenica 24 alle 17 “Bischeri s’è fatto tredici”, commedia brillante in vernacolo fiorentino in 3 atti di Ilaria Filipponi

    di REDAZIONE

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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