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venerdì 26 Aprile 2024
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    Dopo anni di battaglie legali si completa il percorso per l’assegnazione al Comune degli immobili confiscati

    TAVARNELLE – Dopo anni di battaglie legali è completo il percorso di assegnazione al Comune di Tavarnelle di quattro immobili confiscati in applicazione della normativa di contrasto alla criminalità mafiosa.

     

    La sentenza firmata da Lucia Schiaretti, giudice delle esecuzioni immobiliari del Tribunale di Firenze, ha reso nullo, nella fase conclusiva del procedimento, l’ostacolo legale che dal 2011 impediva all’amministrazione comunale di entrare ufficialmente in possesso dei beni: quattro appartamenti dotati di box auto situati nella frazione di Sambuca.

    I problemi erano sorti a causa di un’ipoteca sugli immobili e dell’intervento di un gruppo italiano che opera nel settore della gestione del credito che aveva promosso un’esecuzione per sottrarre gli appartamenti, oggetto di sequestro preventivo e poi confisca, e ricavare da un’eventuale vendita la somma corrispondente al fondo del credito legato al proprietario originario.

    Il Comune non si è dato per vinto: è intervenuto nella procedura con l’obiettivo di far valere la confisca dei beni, disposta dal Tribunale di Milano del 2005 divenuta definitiva nel 2007, e il diritto ad affermare l’interesse pubblico prevalente su quello privato.

     

    La sentenza ha dato ragione all’amministrazione comunale che aveva affidato l’incarico di rappresentare, assistere e difendere il Comune all’avvocato Fausto Falorni.

     

    La sentenza del Tribunale di Firenze stabilisce che l’azione esecutiva della società di credito non può essere proseguita sui beni confiscati e assegnati al Comune di Tavarnelle e che i creditori ipotecari, intervenuti nell’esecuzione possono semmai far valere le proprie ragioni nei confronti dell’Agenzia delle Entrate.

    “E’ una vittoria importante per il Comune di Tavarnelle e la sua comunità – commenta il sindaco David Baroncelli – dopo anni di querelle legali otteniamo la certezza che gli appartamenti non verranno sottratti all’ente pubblico e che potranno essere messi a disposizione dei bisogni reali e concreti dei cittadini; il cerchio si chiude con l’anello mancante: l’adempimento della trascrizione che completa la procedura per l’assegnazione al Comune dei quattro immobili”.

     

    “La nostra intenzione – prosegue – è infatti quella di destinare gli immobili a interventi di carattere sociale, pensiamo di utilizzare gli appartamenti come edilizia residenziale pubblica, una risposta alle crescenti istanze da parte delle famiglie in difficoltà presenti nel nostro territorio”.

     

    “Vincere questa battaglia, avviata con la precedente amministrazione – conclude il sindaco –  è per me anche una questione di principio. Colgo l’occasione per invitare i colleghi d’Italia ad impegnarsi in azioni di contrasto alla criminalità mafiosa; tutto questo ha un senso profondo che nasce dal bisogno di lottare per affermare e tutelare il diritto di equità e giustizia. Un compito che noi amministratori abbiamo il dovere di assolvere in modo puntuale nell’interesse esclusivo dei cittadini”.

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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