PONTE A NICCHERI (BAGNO A RIPOLI) – I carabinieri della Stazione di Grassina hanno denunciato due rumeni: una donna ed un giovane, rispettivamente, dell’età di 25 e 16 anni (segnalato al Tribunale per i Minorenni), per il reato di estorsione in concorso.
Mentre esercitavano l’attività abusiva di parcheggiatore nei pressi dell’ospedale Santa Maria Annunziata, a Ponte a Niccheri, hanno minacciato un cittadino italiano perché si era rifiutare di consegnare il denaro richiesto, danneggiandogli l’autovettura.
L'uomo, arrivato all’ospedale di Bagno a Ripoli per sottoporsi ad una visita medica, nel parcheggiare l’auto nei posti non a pagamento, veniva avvicinato da un soggetto di etnia Rom.
Che alla presenza e in concorso con la donna, sua connazionale (risultata poi essere sua zia), con tono minaccioso pretendeva il pagamento del denaro per il parcheggio altrimenti avrebbe danneggiato il veicolo. Promessa che poi, non avendo ricevuto il denaro, manteneva.
Il cittadino al ritorno dalla visita medica trovava sul veicolo delle rigature che prima non aveva e denunciava tutto l’accaduto ai carabinieri di Grassina.
Militari che avevano da tempo iniziato un’attività di osservazione e contatto ambientale funzionale alla prevenzione, sul territorio grassinese e antellese, dell’esercizio abusivo dell’attività di parcheggiatore (e dello sfruttamento dei minori).
Dalla descrizione fornita dall'uomo risalivano all’identificazione dei responsabili, già noti alle forze dell’ordine, che venivano riconosciuti dalla vittima. Da qui la denuncia della donna alla Procura della Repubblica di Firenze per il reato di estorsione, sfruttamento del lavoro minorile e maltrattamenti nei confronti del ragazzo di 16 anni. Che a sua volta veniva segnalato alla Procura dei Minori di Firenze.
di Redazione
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