Compie dieci anni il Viola Club N27, nato a Bagno a Ripoli nell'ottobre del 2003 in memoria di Niccolò, figlio di Giovanni Galli, morto a soli diciassette anni in un incidente stradale. L'ex portiere di Fiorentina, Milan e Napoli da allora ha creato la Fondazione Niccolò Galli,che assiste vittime della strada, in particolare giovani, che hanno riportano gravi danni o invalidità permanenti.
"Con Giovanni siamo sempre in contatto – racconta il presidente del club, Mauro Sani seduto ai tavoli del circolo Arci ripolese, sede del club – e dovremmo vederci anche il prossimo 3 aprile, quando abbiamo in programma una cena presso il centro sportivo della Fiorentina".
E anche con la Fondazione il rapporto è ovviamente stretto, in particolare durante il periodo del torneo memorial che tutti gli anni intorno a maggio raduna a Firenze il meglio del calcio giovanile nazionale.
Poi, ci sono le serate di raccolta fondi: "Due anni fa, la serata per Galdiolo allo Spedale del Bigallo fece accorrere tanti ex viola, Antognoni in primis. Tutti gli anni abbiamo la cena del tesseramento in luglio e quella sociale in settembre, sempre sotto il tendone del Palio di Bagno a Ripoli. L'ultima volta abbiamo raccolto oltre settecento euro".
"E l'anno scorso – sottolinea Sani – l'appuntamento di luglio ha avuto un significato particolare: abbiamo invitato gli amici del VC Modena, a cui è stato donato l'incasso della serata in segno di solidarietà con le popolazioni vittime del terremoto".
Club dall'impronta fortemente etica, che anche per questo è diventato un riferimento nel capoluogo ripolese e oltre ("Abbiamo anche un socio di Roma"). Con ovviamente la Fiorentina a mettere d'accordo tutti.
"Quest'anno – dice Mauro – siamo un centinaio di soci, la rinascita viola sta funzionando. Certo, i tempi degli oltre duecento quando eravamo in Champions sono ancora lontani, ma le prospettive ora sono tutta un'altra cosa rispetto all'anno scorso".
Indubbiamente. Reduci dalla fondamentale vittoria in casa della Lazio, alle soglie dell'Europa che conta, si può sorridere. E l'entusiasmo viene da sé: "Per l'evento del 3 aprile – spiega Mauro prima dei saluti – i posti sono andati subito esauriti. Dalle 20 visiteremo il centro sportivo, poi ci verrà servita la cena negli stessi luoghi dove mangiano i calciatori, insieme a due di loro e ad un dirigente. Un modo intelligente per far vivere momenti importanti a chi ha la Fiorentina nel cuore. E poi, così calciatori non vanno tanto a giro".
di Leonardo Pasquinelli
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