spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
venerdì 26 Aprile 2024
spot_img
spot_img
Altre aree
    spot_img

    “Fumi e maleodoranze”: il sindaco blocca l’attività serale e notturna della Distilleria Deta (per un mese)

    Emanato il provvedimento a seguito del lavoro di controllo condotto dai tecnici di Arpat in collaborazione con il Comune di Barberino Tavarnelle

    BARBERINO TAVARNELLE – La Distilleria Deta dovrà interrompere temporaneamente l’attività dello stabilimento, situato nell’area industriale di Barberino Val d’Elsa, nella fascia serale e notturna.

    Lo prevede l’ordinanza che il sindaco David Baroncelli ha deciso di emettere come “provvedimento contingibile e urgente”, secondo il quale “il divieto di accensione della combustione di buccetta entra in vigore da mezz’ora dopo il tramonto fino a due ore dopo l’alba per un mese”.

    Il documento si pone l’obiettivo “di contenere i disturbi e l’impatto che in questa fase transitoria, in attesa degli interventi successivi, il ristagno delle emissioni in atmosfera della distilleria ha arrecato alla popolazione generando effetti che si sono resi visibili soprattutto nella fascia serale e notturna”.

    Le segnalazioni reiterate dei cittadini residenti nelle vicinanze, accolte e verificate dall’amministrazione direttamente e attraverso la collaborazione con Arpat, avevano evidenziato infatti la presenza di fumi e maleodoranze, diffuse e percepibili in special modo nelle ore successive al tramonto.

    # Distilleria Deta: le valutazioni di Arpat alla base della sospensione serale e notturna delle attività

    L’ordinanza del sindaco è stata emessa a seguito di un lavoro di controllo e monitoraggio attento e puntuale, diretto dai tecnici di Arpat in collaborazione con il Comune.

    “Pur non individuando irregolarità nella conduzione dell’impianto rispetto a quanto disposto dell’autorizzazione – si precisa – né alcuna anomalia di marcia, Arpat ha rilevato che i fenomeni riscontrati sembrano riconducibili ad un prolungato ristagno ed accumulo nei bassi strati dell’atmosfera degli inquinanti emessi dalla combustione e dell’essiccamento della buccetta”.

    “Tuttavia – prosegue una nota diffusa dall’amministrazione comunale – l’intensità e il protrarsi dei fenomeni di maleodoranze serali e notturni hanno indotto Arpat, dopo i controlli effettuati nella giornata di sabato 20 marzo, a proporre al sindaco di Barberino Tavarnelle di valutare un’interruzione temporanea dell’attività dello stabilimento nelle fasce orarie in cui il problema supera la soglia della tollerabilità”.

    “In quanto rappresentante della comunità locale ho deciso di procedere con questo provvedimento nell’esclusiva tutela dell’interesse pubblico – dichiara il sindaco David Baroncelli – lo spegnimento della combustione della buccetta è in questa fase necessario,  anche considerando l’assetto attuale dello stabilimento con il camino dell’emissione E1, alto 20 m, ritenuto inadeguato a contenere i disturbi olfattivi generati dalle emissioni della distilleria pur nel rispetto dei limiti imposti dalla nuova autorizzazione”.

    “Ho ritenuto dunque opportuno accogliere la proposta di Arpat – continua il sindaco – ente con il quale è in corso un’intensa e proficua collaborazione, allo scopo di tutelare la salute pubblica e prevenire l’aggravarsi delle criticità connesse alle emissioni in atmosfera della distilleria Deta chiedendo anche alla Asl di intervenire e valutare la situazione dal suo osservatorio di competenza”.

    I tecnici di Arpat si sono riservati nei prossimi giorni di approfondire e di inviare una documentazione più ampia ed estesa.

    L’ordinanza ha una validità pari a 30 giorni dalla notifica dell’atto, al termine dei quali sarà valutata la situazione e verificato come procedere.

    Il documento contempla un’eccezione, legata alle notti caratterizzate da velocità del vento superiore a 1,5 m/s.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

    Sostieni il Gazzettino del Chianti

    Il Gazzettino del Chianti e delle Colline Fiorentine è un giornale libero, indipendente, che da sempre ha puntato sul forte legame con i lettori e il territorio. Un giornale fruibile gratuitamente, ogni giorno. Ma fare libera informazione ha un costo, difficilmente sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità, che in questi anni ha comunque garantito (grazie a un incessante lavoro quotidiano) la gratuità del giornale.

    Adesso pensiamo che possiamo fare un altro passo, assieme: se apprezzate Il Gazzettino del Chianti, se volete dare un contributo a mantenerne e accentuarne l’indipendenza, potete farlo qui. Ognuno di noi, e di voi, può fare la differenza. Perché pensiamo che Il Gazzettino del Chianti sia un piccolo-grande patrimonio di tutti.

    Leggi anche...