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sabato 27 Aprile 2024
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    Fabrizio Danieli, il dottore che ogni bambino… disegnerebbe su un foglio

    Per i Sancascianesi di Mestiere incontriamo un pediatra che fa parte della storia del nostro paese

    SAN CASCIANO – A San Casciano i bambini non temono il dottore, anzi: diventar grandi è subito traumatico, perchĂ© ci si separa da un pediatra amico.

    Fabrizio Danieli cammina per strada con un’aria distratta che fa sorridere, se contrapposta all’attenzione con cui fa il suo mestiere.

    Gli capita di non riconoscerci e la sua timidezza è proverbiale, ma seppur con qualche rimostranza, stavolta ha fatto un’eccezione.

    “Sono nato a San Casciano nel lontano ’52 – racconta – ho sempre vissuto qui e svolto la mia professione soprattutto in questo paese. Anche mia moglie è di qui ed i miei figli ci vivono. Insomma, sono sancascianese a 360 gradi”.

    “Mi sono laureato nel ’78 – continua – e specializzato nell’81. Ho fatto il militare come sottotenente medico alla Scuola di SanitĂ  a Firenze, che ora non c’è piĂą. Poi il mio lavoro si è diviso in due branche: consultorio pediatrico e pediatria di base”.

    Oggi l’attivitĂ  consultoriale si è ridotta alla pratica delle vaccinazioni, ma quando ha iniziato non c’era una rete capillare di pediatri e quello spazio rappresentava una rara occasione per avere un incontro gratuito con uno specialista.

    “Ho da poco lasciato quest’impegno – aggiunge – del quale ho veramente un ricordo bellissimo”.

    E coglie l’occasione per ringraziare le persone incontrate in questi anni, non solo a San Casciano, ma anche a Greve, Strada in Chianti, Tavarnelle ed altri paesi.

    “Adesso sono solo pediatra di base – afferma – ma da pochi mesi posso fare comunque i vaccini. Ultimamente, l’aspetto piĂą piacevole è seguire i figli appena nati dei miei pazienti di un tempo”.

    “Per me – sottolinea – San Casciano è quasi un paese ideale: non si vive il degrado di altre realtĂ , c’è un buon tessuto sociale e culturale e si arriva velocemente nelle cittĂ  toscane. Quando vado all’estero mi dico sempre “Ma com’è San Casciano”! E non solo per il cibo”.

    “Lascio spesso la macchina in viale Garibaldi – precisa – ed il panorama è uno spettacolo vero. Ogni posto è sempre migliorabile, ma qui si sta davvero bene. I sancascianesi poi… li conosco tutti! Ed il mio giudizio è sicuramente positivo”.

    Secondo Fabrizio l’assistenza sanitaria è cambiata molto: “Prima quasi tutte le medicine erano gratuite e le case ne erano piene. Ora c’è maggior accuratezza, vengono passati solo i farmaci essenziali e nelle famiglie si fa piĂą attenzione a quelli acquistati e assunti”.

    “Inoltre è arrivato Internet – prosegue – e ci siamo tutti collegati in rete. Facciamo statistiche e certificazioni online e presto vedremo la novitĂ  della ricetta dematerializzata che si legge direttamente dalla tessera sanitaria. Le visite sono diventate piĂą lunghe, specialmente sui neonati: sono sempre piĂą accurate e ci sono piĂą aspetti da considerare. Io che non sono un “nativo digitale” mi sono dovuto aggiornare per poter usare il computer in modo proficuo e per svolgere al meglio la professione anche sfruttando le nuove tecnologie.”

    “I genitori sono sempre stati piĂą o meno apprensivi – sorride – e, sinceramente, mi trovo bene anche con quelli di oggi. Anche loro navigano in rete e i punti da chiarire sono aumentati; sanno piĂą cose e fanno piĂą domande quindi c’è da spiegar meglio tutto”.

    Un esempio calzante è quello della diminuzione delle vaccinazioni: “Anni fa girò una bufala su quello contro il morbillo, visto come possibile causa di autismo. Poi si scoprì che un genitore inglese aveva corrotto un medico per dimostrare questa tesi con esami falsi e ottenere un risarcimento dallo Stato. Molti avevano sentito la notizia, ma in pochi sapevano che era stata smentita”.

    “La scelta di non vaccinare – afferma – espone i propri bambini al rischio di contrarre gravi malattie e può essere un pericolo anche per gli altri. Inoltre, per quanto riguarda i metodi di cura, in rete si rischia di prendere per veritĂ  i consigli di persone inesperte”.

    “Come medico – conclude – mi auguro che tutti possano accedere alle cure di cui necessitano, indipendentemente dalla situazione sociale ed economica. Come cittadino, spero che la nostra storia veda un momento di pace: solo l’interruzione di tutti i conflitti può portare un aumento del benessere ed un miglioramento delle condizioni di vita”.

    UmiltĂ  e professionalitĂ , per coltivare le nostre radici e crescere sani come alberi in forza,
    ed una dose massiccia di allegria, per un messaggio di speranza piĂą forte della paura.

    Queste sono le medicine migliori di Fabrizio Danieli, buone come il suo sciroppo che sa di ciliegia. Ed è così che si diventa il dottore che ogni bambino disegnerebbe e che rende l’esser piccoli ancora piĂą bello.

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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