LA ROMOLA (SAN CASCIANO) – Una "gara" fra 18 produttori di olio extravergine d'oliva è andata in scena nei giorni scorsi al circolo Mcl de La Romola.
Ai "nastri di partenza" produttori, hobbisti, aziende più o meno titolate e vari frantoi di zona (Carmignani a Pisignano, Talente, Torrebianca a Chiesanuova). Sul banco di assaggio sia oli filtrati che non filtrati.
Il giudizio e l'assaggio erano a cura di comuni cittadini che degustavano e votavano per scritto: entrambi franti nel Frantoio Carmignani di via Pisignano, ai primi due posti si sono classificati l'"Azienda agricola Mori Concetta di Becattelli Massimo" di San Casciano (primo posto con 47 voti) e l'azienda confinante ("La Bruscola")al secondo posto con 31 voti.
"Che dire – dice Massimo Becattelli, produttore dell'olio vincitore – si vede che quest'anno l'olio buono ha baciato… Pisignano! L'azienda è condotta da me e dal mio babbo, di 85 anni prossimo agli 86; abbiniamo la sua esperienza con la ricerca".
"Abbiamo un giovane e bravo agronomo – prosegue Becattelli – Filippo Plothegher, che non è un nome famoso e altisonante come hanno altre aziende ma sa fare bene il suo lavoro. L'oliveta dell'azienda si estende su due ettari di proprietà e 1,3 ettari in affitto dalla Fattoria del Cigliano di Sopra. Dall'ottobre 2015 siamo riconosciuti come azienda biologica avendo terminato il periodo di conversione".
"Importante dire – continua Becattelli – che le olive vengono rigorosamente raccolte e frante in giornata, segreto per un olio buono. L'oliva appena raccolta inizia a formare degli enzimi che le impediscono di andare in malora, ma che sono dannosi per la salute: pertanto è consigliabile non conservarle per più di 48 ore. Frangendo ogni giorni il problema è praticamente inesistente".
E' grande la passione di Massimo Becatelli nel raccontare il suo olio: "E' ottenuto mediante la tecnica della spremitura a freddo da specie tipiche toscane quali il Moraiolo (in maggioranza), il Corregiolo, il Leccino, il Gremignolo, il Maurino, il rossello,il Piangente e il Leccino del Corno. Quest’ultimo è tipico di San Casciano, scoperto e brevettato nel 1929 nella Fattoria del Corno".
"La raccolta avviene in modo misto – continua Massimo – sia a mano che meccanica, con l’ausilio di strisce plastificate. Una volta che vengono raccolte, le olive vengono subito riposte in cassette di plastica provviste di buchi d’aria in modo da non trasudare".
"Al termine della giornata della raccolta – conclude – le olive vengono messe sul mezzo che le porta al frantoio (che si trova sulla nostra stessa strada) per la frangitura, che avviene poche ore dopo. L’olio è prodotto da agricoltura biologica, senza uso di pesticidi".
di Redazione
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