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venerdì 26 Aprile 2024
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    Focolaio di morbillo a Ponte a Niccheri, sono saliti a dodici i casi all’ospedale

    Il pediatria Vitali Rosati: "I recuperi dei non vaccinati vanno fatti a tutte le età"

    BAGNO A RIPOLI –  I casi di morbillo all'ospedale di Ponte a Niccheri sono diventati dodici (erano sette solo una settimana fa), la metà di questi riguardano operatori sanitari (infermieri e medici), l'altra metà sono pazienti venuti all'ospedale della Santa Maria Annunziata.

     

    Ad aggiornare i dati sull'esistenza del focolaio di morbillo a Ponte a Niccheri è il pediatra Giovanni Vitali Rosati, responsabile per la Fimp (Federazione Italiana Medici pediatri) della rete vaccini della Regione Toscana che ricorda anche che per difendersi da questa malattia infettiva serve il vaccino, raccomandato nei bambini di 15 mesi (prima dose) e nel sesto anno (seconda dose).

     

    "Ovviamente i recuperi dei non vaccinati vanno fatti a tutte le età", spiega il medico che aggiunge: "In particolare i medici dovrebbero considerare un loro dovere vaccinarsi non solo per proteggere se stesso, ma soprattutto per non contagiare i propri pazienti".

     

    La Asl spiega che "la fonte del contagio (a Ponte a Niccheri) è stata presumibilmente esterna al presidio" e ha inviato una lettera a medici di famiglia e pediatri per "facilitare la diagnosi di eventuali casi e consentire la predisposizione in tempi utili di misure di prevenzione per impedire la diffusione della malattia".

     

    Perché il morbillo è un virus molto contagioso e fino a pochi decenni fa, informano i medici, causava milioni di morti nel mondo e frequenti complicazioni dovute a superinfezioni batteriche: otite media, laringite, diarrea, polmonite o encefaliti (infiammazioni del cervello). La diffusione della malattia è strettamente legata al calo delle vaccinazioni: in Toscana, dal 2011 al 2015, il tasso vaccinale per il siero anti-morbillo è passato dal 92,2 all’88,7 per cento.

     

     

     

     

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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