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venerdì 26 Aprile 2024
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    Borsa di studio Lucrezia Borghi: vincono Chiara Anselmi e Marta Iaccarino

    Ambizioni e speranze di due ragazze del Chianti che si preparano al loro primo viaggio-studio all'estero

    GREVE IN CHIANTI – La memoria di Lucrezia Borghi, e la sua idea di conoscenza in continuo divenire, un sogno in viaggio che si realizza attraverso il contatto con le culture, le tradizioni e le lingue diverse, continua a vivere.

     

    Il ricordo della studentessa grevigiana, vittima nel 2016 del tragico incidente in Spagna, durante il suo soggiorno studi "Erasmus", rinasce nelle aspirazioni e nelle speranze di due ventenni, giovani universitarie del Chianti Fiorentino.

     

    Il Comune di Greve in Chianti ha individuato, in collaborazione con la famiglia, l'Università degli studi di Firenze e il partner Rotaract Chianti San Casciano che sostiene con grande impegno l’iniziativa, le studentesse alle quali assegnare le risorse messe a disposizione.

     

    Come prevede il regolamento, la giunta Sottani ha esteso il livello di partecipazione ai territori dell'Unione comunale del Chianti Fiorentino per moltiplicare le opportunità destinate ai giovani iscritti al progetto universitario Erasmus.

     

    Come lo scorso anno, saranno due le borse di studio, del valore di 700 euro l’una, che il Comune e Rotaract Chianti San Casciano, consegneranno nei prossimi giorni a Chiara Anselmi e Marta Iaccarino.

     

    La borsa di studio, istituita dalla giunta Sottani a favore degli studenti che partecipano al programma Erasmus, si pone due obiettivi: tenere vivo il ricordo di Lucrezia,  le qualità, le passioni, l'approccio alla vita di una ventenne che è diventata un esempio per la comunità chiantigiana e valorizzare il percorso di internazionalizzazione della formazione universitaria, mirata a costruire una cultura europeista aperta, accogliente, condivisa.

    Chiara, residente a Barberino Val d'Elsa, 21 anni, investirà il fondo della borsa di studio su un'esperienza formativa e professionale legata al proprio percorso di studi.

     

    La studentessa è al terzo anno del corso di laurea in Scienze della Salute umana della Facoltà di Medicina dell'Università di Firenze.

     

    In una terra fredda ciò che scalda l'animo di Chiara e la stimola a partire il primo marzo è la voglia di imparare, di confrontarsi con un paese diverso dal proprio, di mettersi in gioco lontano da casa.

     

    “Utilizzerò questa bella opportunità – dice Chiara- non solo per migliorare la mia formazione linguistica e professionale nell’ospedale di Joensuu ma per cercare un contatto con una cultura lontana dalla mia”.

     

    Anche Marta, 23 anni, di Chiocchio, si sperimenterà in un ospedale. Ha scelto il Portogallo, Lisbona, come destinazione europea dove mettersi alla prova, pensando al proprio futuro di medico chirurgo. La durata del tirocinio sarà compresa fra le 10 e le 16 settimane.

     

    La partenza è prevista a metà febbraio. Marta è iscritta al quinto anno del corso di laurea Magistrale a ciclo unico Medicina e Chirurgia dell'Università di Firenze.

     

    “Si tratta della prima esperienza all’estero – spiega Marta – e vorrei metterla a frutto nel migliore dei modi per imparare la lingua e superare gli ostacoli legati all'autonomia e all'indipendenza”.

    Per il sindaco Paolo Sottani che, al fianco di Sofia Tapinassi, presidente Rotaract Chianti San Casciano, consegnerà le borse di studio alla presenza della famiglia di Lucrezia e degli altri partner del progetto, si tratta di un’iniziativa di ampio respiro.

     

    “Intendiamo dare continuità e alimentare quella che era la volontà e la grande passione per gli studi di Lucrezia Borghi – dice il sindaco – il sogno della nostra concittadina si traduce in un'opportunità reale, concreta destinata a favorire i ragazzi che decidono di investire nelle proprie potenzialità e qualità. L'espressione chiave è credere nei giovani e trasmettere loro il senso di fiducia nel futuro e nel confronto con le culture lontane e diverse".

     

    "In questi due anni – conclude il sindaco – non sono molte le richieste che abbiamo ricevuto, la borsa di studio che porta il nome di Lucrezia Borghi vuole essere uno stimolo a cogliere questo importante percorso formativo che mira a sviluppare esperienze e conoscenze all'estero. La diversità, la collaborazione, il contatto con i paesi europei costituiscono fattori di crescita importantissimi e occasioni di arricchimento individuali e collettivi”.

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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