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venerdì 26 Aprile 2024
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    Allergie: al Centro Medico Toscano lo specialista è il dottor Gaetanino Molino

    Super esperto, ci spiega le condizioni per cui possono svilupparsi le allergi. E tutti i "segreti" dello screening

    GRASSINA (BAGNO A RIPOLI) – Le condizioni per le quali possono svilupparsi le allergie. Ma anche tutti i "segreti" degli screening che si possono effettuare. E molto di più. Compreso il disvelamento di quello che sono (o non sono) le cosiddette intolleranze alimentari.

     

    E' davvero a 360 gradi la chiacchierata con il dottor Gaetanino Molino, lo specialista in allergologia e immunologia del Centro Medico Toscano (CMT) di Grassina, nella zona di Campigliano.

     

    Settant'anni, grandissima esperienza, laureato nel 1975 presso l’Università di Firenze, allievo interno (fin dal 1972) presso l’Istituto di Patologia Medica dell’Università di Firenze, ha cominciato a frequentare (unico studente ammesso) l’ambulatorio di allergologia e immunologia clinica. Il suoi maestri? Il professor Serafini (il primo in Italia ad aver compreso l’importanza delle malattie allergiche) e il suo aiuto, il professor Masala.

     

    A metà anni Settanta si trasferirono a Roma, "per cui – racconta Molino – dovetti seguirli per la specializzazione in allergologia e immunologia clinica, avvenuta presso l’Università La Sapienza di Roma nel 1979".

     

    Hanno fatto seguito la specializzazione anche in ematologia generale (clinica e di laboratorio) a Firenze e il perfezionamento in medicina interna presso la clinica medica dell’università.

     

    Membro della Società Italiana di allergologia, asma e immunologia clinica (SIAAIC) sin dal 1975. Insomma, per il dottor Molino l'allergologia e l'immunologia clinica sono una vera e propria missione: professionale e di vita.

     

    "Le malattie immunologiche – ci spiega – sono malattie complesse alla cui diagnosi si giunge attraverso la storia clinica, la visita medica e esami di laboratorio specialistici. Le malattie allergiche riguardano il 20-22% della popolazione italiana. Comprendono una serie di malattie tipo oculorinite e asma, orticaria, allergia a farmaci, allergia ad alimenti, allergia a veleno di imenotteri e altri insetti. E tutte le risposte anomale che in soggetti predisposti possono verificarsi".

     

    "Perché si instauri una malattia allergica – prosegue – ci vogliono almeno due condizioni: generica predisposizione genetica. Se solo il padre è allergico le probabilità di allergia nei figli sono del 25%; se solo la madre è allergica le probabilità di allergia nei figli sono del 45-50%; se entrambi i genitori sono allergici le probabilità di allergia nei figli sono 80-85%. Ambiente, quindi incontro con gli allergeni".

     

    Ma come avviene la diagnosi di malattia allergica? "In base alla storia clinica e alla visita medica – risponde il dottor Molino – La storia clinica e la visita medica indirizzano l’allergologo su che tipo di test eseguire. I test si distinguono in test in vivo, quindi direttamente sulla persona e in vitro, cioè in laboratorio. I test in vivo sono essenzialmente i prick test e i patch test. I prick test vengono eseguiti per allergeni inalanti che riguardano quindi allergie respiratorie (asma e oculorinite) da pollini, acari, muffe, allergeni di animali e insetti, per alimenti, per veleno di imenotteri dopo esami in vitro, solo per alcuni farmaci per i quali esista un protocollo per eseguire il test, per lattice. Questi test hanno risposta immediata dopo 10-15 minuti. I patch test, o test epicutanei a lettura ritardata, invece si eseguono per le dermatiti allergiche da contatto e la risposta si ha dopo 72 ore. Nei casi di asma bisogna sempre eseguire la spirometria globale di base e dopo stimolazione bronchiale".

     

    "Stiamo parlando – sottolinea il dottor Molino – di attività che eseguo anche presso il CMT. Così come le prestazioni indirizzate direttamente ai bambini e alle scuole, ovvero quelle riguardanti le allergie alimentari".

     

    "Alcuni bambini in età scolare – spiega a questo proposito – presentano allergie varie ad alimenti. Per cui è necessario che questi bimbi che usufruiscono delle mense scolastiche e le maestre abbiano chiaro il problema, così che venga evitata la somministrazione degli alimenti cui un bambino può essere allergico. Per questo eseguo i test cutanei (i prick test) per vari alimenti e varie famiglie di alimenti; e in caso di positività rilascio la relativa certificazione. Al bambino così verrà evitata la somministrazione dell’alimento cui è allergico e degli alimenti che contengono il medesimo allergene.

     

    "Vorrei anche ricordare – conclude – che in medicina non esistono (fatta eccezione per la celiachia e per la mancanza di un enzima – lattasi – che metabolizzi il lattosio, che è lo zucchero del latte) le cosiddette intolleranze alimentari di cui tanto si parla e a sproposito. Le intolleranze alimentari e chi le esegue (nessun medico degno di questo nome esegue queste bufale) hanno solo finalità lucrative sulla pelle di creduloni che si lasciano convincere ed alimentano un business fine a se stesso senza nessun significato scientifico e spesso pericoloso in quanto vengono tolte dalla dieta alimenti necessari e non sostituibili. Insomma, le intolleranze alimentari sono una vera e propria bufala. E pure pericolosa".

     

    CONTENUTO SPONSORIZZATO

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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