GRASSINA (BAGNO A RIPOLI) – Mondeggi Bene Comune "batte" il sindaco Francesco Casini: almeno per quanto riguarda i "coperti".
In questo periodo di cene alla casa del popolo di Grassina, venerdì 15 febbraio si è svolta quella organizzata a sostegno di Mondeggi Bene Comune.
Una partecipazione significativa, che ha superato ogni aspettativa, oltre settecento persone hanno preso parte alla serata (a fronte delle oltre 600 della cena del sindaco di "start" per la campagna elettorale).
Un successo che è stato ben gestito dagli organizzatori che hanno sistemato diversi tavoli anche fuori dalla sala, nel corridoio. Un menù territoriale di ottima qualità, con vino pane e olio prodotti proprio a Mondeggi.
Tantissime persone provenienti da Firenze e provincia, con varie generazioni a confronto, tanti i giovani con bambini piccoli per sostenere un modello di comunità a partecipazione volontaria e inclusiva per tutti. Anche l’intervento di Antonio Matteini, in rappresentanza del circolo che li ha ospitati, lo ha ricordato.
Lo scopo degli organizzatori, che da tempo si oppongono alla vendita della tenuta da parte della Città Metropolitana, sostenendo invece un progetto agricolo e sociale comunitario, è stato quello di far vedere a quanti stia a cuore questa realtà.
“Mondeggi vuol dire stare insieme facendo parte di una comunità eterogenea dove le decisioni vengono prese in maniera orizzontale, attraverso l’assemblea dei partecipanti. La cena di stasera ne è la dimostrazione” hanno detto Vanni e Roberto, tra gli organizzatori.
“Lassù a Mondeggi – hanno proseguito – qualcuno coltiva una speranza, un modello relazionale agricolo sociale diverso di cui siamo molto convinti”.
Realtà a cui vorrebbero dare anche un’impronta sociale. E proprio a favore di questa idea di collaborazione con le associazioni del territorio è intervenuto il presidente della Croce d’Oro di Ponte a Ema, sostenendo ed appoggiando questa loro esperienza come una "ricchezza del territorio a cui devono però dare valenza giuridica costituendo una associazione di scopo".
"Da cinque anni – hanno proseguito gli organizzatori – la comunità, a custodia della tenuta e della parte agricola, è riuscita a concretizzare delle idee per una libera condivisione, portando avanti il progetto di autogoverno nella gestione e nella lavorazione dei terreni e dei beni agricoli in cooperazione”.
Per questo vorrebbero aprire un canale di dialogo con le istituzioni, attraverso il nuovo Comitato degli Amici di Mondeggi che facesse da "ponte".
La serata è stata l’occasione anche per promuovere le due petizioni, rispettivamente rivolte a Città Metropolitana e Comune di Bagno a Ripoli, per impedirne la vendit. E una campagna crowfunding per l’acquisto di un trattore.
Oltre e dare spazio ad uno spettacolo messo in scena da una compagnia di Napoli, in cui sono state raccontate le storie dei tanti lavoratori che non hanno voce.
di Silvia Rabatti
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