GREVE IN CHIANTI – Una brillante operazione, condotta nella giornata di giovedì 29 gennaio da polizia municipale grevigiana e polizia provinciale, ha permesso di cogliere sul fatto un bracconiere, proprio mentre "ri-armava" uno dei lacci con i quali aveva disseminato i campi in località Il Santo.
Proprio qui, nei giorni scorsi, un cane era rimasto prigioniero di un laccio (clicca qui per leggere l'articolo), venendo per fortuna liberato senza subirne le conseguenze.
Un episodio che aveva fatto scattare la collaborazione fra gli agenti della polizia municipale di Greve in Chianti, guidati dal comandante Massimo Zingoni, e la polizia provinciale.
E' stata programmata una settimana di appostamenti, che iniziava proprio nella giornata di oggi: i lacci sono stati disarmati e stesi a terra, così che se qualcuno fosse passato per "armarli" si sarebbe… tradito da solo.
Due uomini in borghese nei campi, una agente della polizia provinciale sulla collina di fronte con un binocolo per osservare da distanza, una pattuglia della polizia municipale nascosta nelle immediate vicinanze.
E' bastato aspettare poco ed ecco che attorno alle 14.30 un uomo, un albanese 52enne regolarmente residente da anni a Greve in Chianti, è stato colto con le mani… sul laccio.
Era anche armato di una lunga pertica con un cima uno scalpello, una sorta di lancia che gli serviva per finire di uccidere gli animali che trovava nei lacci; ma anche di un'accetta, di un mazzuolo e di materiale di ricambio per i lacci.
E' stato denunciato a piede libero per attività di bracconaggio con mezzi non consentiti; gli è stata fatta anche una perquisizione domiciliare che non ha dato esiti.
Anche perché al bordo del campo in cui è stato individuato, in una baracca teneva tutti i suoi "attrezzi per la caccia".
di Matteo Pucci
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