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venerdì 26 Aprile 2024
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    Alla biblioteca di Ponte a Niccheri: dopo le polemiche e le minacce per fortuna tutto è andato bene

    PONTE A NICCHERI (BAGNO A RIPOLI) – Un centinaio (settanta secondo le forze dell'ordine) le persone al presidio esterno di protesta, ma il leader della Lega Nord Matteo Salvini le ha dribblate entrando nella gremitissima sala della biblioteca comunale di Ponte a Niccheri da un ingresso secondario.

     

    L'apertura straordinaria della biblioteca di Bagno a Ripoli, giovedì 26 febbraio, per ospitare il segretario leghista Matteo Salvini insieme a Claudio Borghi, candidato alla presidenza della Regione Toscana nelle elezioni regionali 2015, si è conclusa con un dibattito dalle parole forti ma, per fortuna, senza scontri o tensioni evidenti (clicca qui per vedere la fotogallery).

     

    La concessione dello spazio pubblico aveva infatti scatenato forti polemiche negli ultimi giorni. Soprattutto da parte del Partito Comunista dei Lavoratori, di Sel e dell’Anpi, ma anche di tanti cittadini che si riconoscono nei valori dell’antifascismo, dell’antirazzismo, dell’accoglienza.

     

    Polemiche seguite da minacce ai locali che avrebbero dovuto ospitare l'aperitivo pre-dibattito, e che per paura di ritorsioni avevano cancellato gli eventi.

     

    Il segretario del Carroccio è arrivato alle 21. Ad attenderlo una sala piena: simpatizzanti, sostenitori con il fazzoletto verde d’ordinanza e bandiere della Padania, qualche curioso.

     

    Il Salvini, sulla strada per Roma (dove si terrà la grande manifestazione della Lega sabato, #renziacasa) si è fermato in Toscana per presentare il candidato e fare campagna elettorale. In mattinata a Barberino di Mugello, la sera a Bagno a Ripoli.

     

    Ha parlato di famiglia e si è detto preoccupato per un futuro in cui "i figli avranno due madri o due padri", ha espresso ancora una volta stima al benzinaio di Vicenza Graziano Stacchio e poi ha affrontato il tema delle religioni.

     

    "Si possono costruire sinagoghe e chiese valdesi – ha detto Salvini – ma non bisogna dare spazio alle moschee perché l’Islam, anche quello moderato, tende a imporre un modo di vita, vede la donna come un essere inferiore. Finché non maturerà non bisogna concedere neanche un metro quadrato".

     

    Poi ancora "i giudici sono il male dell’Italia" e "chi fomenta il razzismo sono quei ragazzi là fuori" (riferendosi alla protesta pacifica organizzata dall’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, n.d.r.).

     

    Alla fine, dopo aver detto che fa bene chi non paga il canone, si è assentato per andare in diretta sulla Rai e ha passato il microfono a Claudio Borghi, che ha concluso il dibattito fra un pubblico urlante “Toscana libera”. 

     

    Fuori, un Ponte a Niccheri blindatissimo. Decine di camionette di carabinieri e polizia e centinaia di agenti.

     

    Di fronte al locale circolo Arci il presidio di protesta pacifica convocato dall’Anpi a dimostrare che la popolazione antifascista e antirazzista di Bagno a Ripoli non è indifferente ed esprime indignazione per la presenza della Lega (alleata con CasaPound) in un luogo da sempre deputato alla cultura, all’accoglienza, all’integrazione.

    di Stefano Casprini

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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