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lunedì 6 Maggio 2024
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    Barberino Tavarnelle, nervi tesi in maggioranza: SCE critica le modifiche in giunta comunale

    "Con la nomina di Tatiana Pistolesi (che non dovrebbe rimanere in consiglio) al posto di Serena Fedi era necessaria discussione sul settore dell'ambiente"

    BARBERINO TAVARNELLE – Nervi tesi nella maggioranza di centrosinistra a Barberino Tavarnelle.

    Dove a Sinistra Civica Ecologista (SCE) non è piaciuta la nomina di Tatiana Pistolesi in giunta comunale, in sostituzione della dimissionaria Serena Fedi.

    “Un paio di settimane – spiega SCE – fa ci sono state le dimissioni di Serena Fedi ed a seguire la nomina a nuova assessora da parte del sindaco di Barberino Tavarnelle David Baroncelli di Tatiana Pistolesi”.

    “Nulla da dire sulla nomina – precisano – è una peculiare prerogativa del sindaco e inoltre era necessaria una donna per il rispetto degli equilibri di genere che anche per noi rappresenta un valore importante che va al di là della norma”.

    “Ci permettiamo di dire – proseguono – che poteva essere l’occasione per una riflessione e discussione politica sul settore dell’ambiente e sulle nuove deleghe assegnate”.

    “Facciamo a Tatiana Pistolesi – rimarcano – i nostri migliori auguri di buon lavoro, le attività economiche e produttive hanno un rilievo strategico nel nostro territorio, la loro importante e diffusa e variegata presenza, la loro vitalità sono una risorsa fondamentale per la qualità di vita della nostra comunità”.

    “Proprio per gli impegni che dovrà affrontare – incalzano – riteniamo necessaria una attenta valutazione politica sull’opportunità di mantenere anche il ruolo di consigliera comunale”.

    “Noi – dicono ancora da SCE – siamo convinti dell’utilità e dell’ importanza della separazione fra i compiti dell’organo esecutivo, Giunta, e quelli del consiglio comunale, che sappiamo bene sono di indirizzo e controllo sullo stesso esecutivo”.

    “Il Testo Unico degli Enti Locali – ricordano – prevede per i Comuni appena più grandi del nostro (15.000 abitanti) prevede l’incompatibilità fra assessore e consigliere comunale”.

    “E infine – concludono – è sicuramente positivo l’allargamento della partecipazione alla vita ed alla attività del gruppo consiliare con l’inserimento di nuove energie umane ed politiche”.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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