FIRENZE – – “La denuncia del presidente Fnomceo, Anelli, è molto grave e va ascoltata. Solamente 790.251 le dosi di vaccino somministrate agli operatori sanitari, su un totale di 1.312.275″.
A diro è il presidente della Fondazione Italia in Salute, Federico Gelli. Su un tema, quello del vaccino anti Covid fatto a chi non è soggetto a rischio, che sta suscitando grande dibattito a livello nazionale.
“A quanto pare – prosegue Gelli – 397.583 dosi sono state invece iniettate a personale non sanitario e non appartenente alle altre aree a rischio come ad esempio quelle degli ospiti delle Rsa e degli over 80. Tutto questo non è accettabile”.
“Ancor di più – rimarca – alla luce dei ritardi nelle consegne. È quanto mai urgente la pubblicazione del Decreto di natura non ordinamentale del Ministero della Salute, richiamato dal comma 457 della manovra, per rendere chiaro e vincolante quanto previsto dal piano strategico nazionale dei vaccini per la prevenzione delle infezioni da SARS-CoV-2”.
“Non possiamo tollerare – conclude – che di fronte ad una problematica così rilevante ogni Regione faccia autonomamente ciò che vuole”.
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