BAGNO A RIPOLI – Il sentiero di Morgana, progetto del Comune di Bagno a Ripoli, è un percorso ad anello che ha inizio dal monumento “La Lavandaia”, opera dell’artista Silvano Porcinai, in piazza Umberto I (Grassina).
E, da qui, si sviluppa sulla nuova pista ciclabile adiacente al Parco Urbano lungo il torrente Ema per poi immergersi nei paesaggi della collina di Fattucchia, raggiungendo punti panoramici sulla vicina Firenze e luoghi di interesse storico e naturalistico.
Costeggiando gli antichi muri a secco della riserva di caccia de L’Uccellare, il percorso raggiunge la Fonte della Fata Morgana.
Da questa, seguendo via delle Fonti, si arriva in via Pian di Grassina e nell’antico quartiere dei lavandai, per poi tornare al punto di partenza.
E’ prevista una versione breve del percorso, fruibile anche da persone con motricità ridotta.
PIAZZA UMBERTO I, GRASSINA, STATUA DELLA LAVANDAIA (inizio anello)
Opera bronzea del Maestro Silvano Porcinai realizzata nel 2009, rappresenta una donna grassinese intenta a lavare i panni nel torrente Grassina, circondata dagli strumenti tipici del lavoro di lavandaia, ma anche da elementi simbolo di biodiversità (la rana, il granchio di fiume, …).
FRAZIONE DI BUBE’, QUARTIERE DELLA MESTOLA
Il quartiere dei lavandai per antonomasia dove ancor oggi, presso le antiche case del borgo è possibile imbattersi e visitare antichi lavatoi e attrezzi del mestiere.
VILLA MEDICI E VILLA IL RIPOSO
Il primo edificio è una dimora cinquecentesca acquistata da un ramo cadetto della famiglia Medici, che ne mantenne il possesso per diversi secoli.
Villa il Riposo, è la casa da signore acquistata nel 1515 dalla famiglia Vecchietti, rinnovata nelle architetture da Giambologna e decorata da numerosi affreschi di Santi di Tito su commissione di Bernardo Vecchietti.
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IL NINFEO E L’UCCELLARE
Il Ninfeo del Giambologna, conosciuto anche come Fonte di fata Morgana o Casina delle fate è fulcro dell’intero percorso, luogo strettamente collegato all’acqua e fonte di ispirazione per leggende e credenze popolari.
L’Uccellare, struttura realizzata sempre per volontà di Bernardo Vecchietti per la caccia agli uccelli, è esempio di perfetta compenetrazione tra natura e opere di architettura con il suo sistema ancora visibile di sentieri, canali di raccolta dell’acqua, passaggi sotterranei, boschetti e muri a secco.
CARATTERISTICHE
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Lunghezza: Km. 7,500
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Dislivello: 250 m. circa
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