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venerdì 26 Aprile 2024
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    La protesta: “La Terza piazza è ormai diventata una zona no-limits per i cani”

    "Ormai i padroni e gli animali hanno preso pieno possesso di un'area che sarebbe destinata ad altri scopi"

    IMPRUNETA – La tematica all'Impruneta è molto "calda" anche dal punto di vista politico, visto che a lungo c'è stato dibattito, rovente, sull'istituzione di aree per cani.

     

    Non essendo state ancora messe in campo iniziative concrete in questo senso, ai cittadini non viene data una opportunità specifica. E, di conseguenza, ognugno si arrangia. Andando però a "pestare i piedi" anche a chi, invece, ritiene che certi spazi non possano (e non debbano) essere considerati "dog free".

     

    E' il caso di quella che un nostro lettore, residente nella zona dei Sassi Neri, definisce "una istituzione quotidiana e organizzara a fasce orari". Ovvero la massiccia frequentazione di padroni e cani della terza piazza (piazza Attilio Bandinelli). Senza regole e rispetto delle leggi vigenti.

     

    "Mattino pomeriggio e sera – ci spiega – a libero arbitrio dei cinofili. E con tacito assenso da parte delle istituzioni ed organi competenti (Comune e polizia locale), che invece dovrebbero fare adempiere e applicare quello che è un Decreto del Ministero della salute a tutela dell"incolumità dalle aggressioni dei cani in luoghi pubblici".

     

    "Quella che all'Impruneta – prosegue – dovrebbe essere un'area di svago adibita a passeggiate, pedalate, corse, jogging, libertà per i propri figli, è diventata una vera e propria area cani no-limits dove (con tutto rispetto per gli animali) sono proprio essi ad avere il pieno possesso di un'area verde non adibita a tale scopo".

     

    "Non ci si limita semplicemente a sguinzagliarli – dice ancora il residente – ma addirittura a lanciare palline e sfrisbee. Quello che stupisce è che tutti sanno ma nessuno fa nulla, un'omertà priva di ogni logica e senso. Sono già accadute aggressioni e liti, ma forse questo non basta a far sì che una regolamentazione a costo zero metta fine e faccia rispettare le leggi. Come quella del Ministero della Sanità dell'8 luglio 2013, secondo la quale i cani non possono essere privi di guinzaglio in aree pubbliche! Con ammende che vanno da 50 a 300 euro per i trasgressori".

     

    "A volte – rincara – ci sono veri e propri gruppi di cani, delle razze più svariate, non manca nulla. Ma la tranquillità e la sicurezza quelle sì. Non dico una maggiore attenzione, perché non esiste, ma una… minima attenzione potrebbe farsì che una passeggiata abbia il sapore di libertà, di poter essere tranquilli ed esenti da morsi, spintonate, abbaii e quant'altro".

     

    "Esistono aree cani vere e proprie – conclude – Educazione e senso civico potrebbero mettere tutti daccordo; un guinzaglio farebbe la differenza, non sembra una richiesta improponibile. Semplicemente il rispetto di una legge e degli altri: che vorrebbero essere parte di un'area comunale e non a tutela cinofili".

    di Matteo Pucci

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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