IMPRUNETA – Perché un evento sportivo, un concerto, un film riescono a coinvolgerci così tanto?
La risposta a questo affascinante interrogativo oggi ci arriva dalla scoperta dei neuroni specchio, cellule la cui attivazione avviene sia durante l’esecuzione di particolari azioni sia durante l’osservazione delle stesse compiute da altri.
I neuroni specchio consentono al mondo della neurologia di entrare in relazione con quello della psicanalisi, in particolare quando parliamo di relazioni interpersonali.
Il Rotary Club San Casciano Chianti lunedì 16 maggio ha dedicato a questo tema un approfondimento con ospiti di primo piano del panorama scientifico fiorentino.
Ospiti della serata, organizzata presso il ristorante “Pinna Rossa” ad Impruneta dal presidente Daniele Pratesi la psicoterapeuta psicoanalitica Nadia Carraresi; Riccardo Pratesi, professore emerito UNIFI; Domenico Antonio Inzitari, neurologo; Giorgio Fiorenza, presidente Santissima Annunziata Poggio Imperiale.
“I Neuroni Specchio intervengono molto nelle relazioni di tipo affettivo e simpatetico tra le persone – racconta Inzitari – Il bambino appena nato si mette in relazione con la madre, ed il rapporto di quel periodo diventa importantissimo perché influisce anche sullo sviluppo futuro”.
“Un modo per riflettere sul rapporto umano che naturalmente è un po’ complicato, è vero infatti che il rapporto a due richiede la presenza di due adulti” prosegue Nadia Carraresi Pratesi.
“Quello che può interferire nel rapporto interpersonale lo può anche complicare – aggiunge – e questo noi lo chiamiamo identificazione proiettiva, una modalità difensiva che ritroviamo anche nel bambino. Il bambino infatti mette le proprie cose cattive nella mamma, per liberarsene, specchiandosi poi in una mamma che restituisce qualcosa di amoroso accogliente e rassicurante”.
La serata, partecipata da un grande numero di soci, si è conclusa con una citazione di Paul Harris del socio Gerolamo Angotti: “Se il Rotary ci ha incoraggiato a considerare la vita e gli altri con maggior benevolenza, se il Rotary ci ha insegnato ad essere più tolleranti e a vedere sempre il meglio in ognuno, se il Rotary ci ha permesso di creare contatti interessanti e utili con altri che a loro volta stanno cercando di catturare e trasmettere la gioia e la bellezza della vita, allora il Rotary ci ha dato tutto ciò che possiamo attenderci”.
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