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lunedì 29 Aprile 2024
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    I 50 anni dell’ospedale di Ponte a Niccheri nella lettera di una infermiera di Pediatria

    Gennaio 2018… è il compleanno del nostro ospedale, il Santa Maria Annunziata, situato nel comune di Bagno a Ripoli.

     

    Nacque nel 1968 e compie 50 anni

     

    Io lo conosco dal 1982, anno in cui sono stata assunta come “ausiliaria”, colei che faceva pulizie e poi infermiera professionale…

     

    Per me entrare a lavorare in questo ospedale è stata un po una favola.

     

    Lo vedevo come un castello circondato dal e nel verde. Era un castello di 6 piani, tanti reparti, non mancava nulla, l'utente trovava tutto quello di cui aveva bisogno.

     

    Un laboratorio, un centro prelievi, farmacia. Qualche ambulanza… e qualcuno ricorderà anche  i piccioni viaggiatori che il signor Basilichi custodiva e curava con amore.

     

    Al 6° piano era ubicata la piattaforma per elicottero. Ora la base operativa di Pegaso 1 è dietro ospedale, noi tutti siamo  fieri di possederla e quando la vediamo partire speriamo sempre in un bel ritorno!

     

    Con l'andare degli anni il mio castello ha subito tante modifiche, si è ingrandito ,tanti reparti multidisciplinari compreso il mio, reparto oncologico, radioterapia, risonanza magnetica, emodinamica e tanti altri ambulatori.

     

    E' stata costruita una palazzina con tanti uffici per interni e aperti al pubblico, un centro sangue.Tutti molto in… e in continua evoluzione.

     

    Gli utenti sono contenti, e lo spero perché chi ci ha lavorato e chi ci lavora fa di tutto per accontentare tutti..

     

    OSMA non ha nulla da invidiare agli altri ospedali. Il reparto dove lavoro da sempre, dal 1982  è la Pediatria.

     

    La Pediatria è nata i primi di febbraio del 1981.

     

     

    Il grande professor Moggi che allora dirigeva un piccolo reparto al Meyer con la sua caposala Intrieri e alcuni medici presero le poche cose che avevano e giunsero qui al 2° piano di questo ospedale.

     

    Dal 1981 creò e nacque cosi il rooming-in, tutti i neonati dovevano stare nella stanza accanto alla mamma dal momento della nascita e un posto letto a un genitore durante il ricovero fino al raggiungimento dei 18 anni.

     

    Da allora la Pediatria vive ancora qui.

     

    Da allora ho convissuto con tanti primari. Il RE professor Moggi, poi seguirono dottor Paoli Fausto, poi dottor Assenza, dottor Romoli, dottor Rapisardi e ad oggi il dottor Pezzati… che praticamente è ritornato dopo aver fatto il suo tirocinio ai tempi del professor Moggi.

     

    Anche di caposala ne ho conosciute tante… dalla regina Intrieri alle principesse Giovanna C., Chiara, Giovanna DM e da ultima la più giovane di tutte Martina.

     

    Tutte insieme queste persone, alcune sono volate via, altre in posti nuovi, altre in pensione, ci hanno lasciato tanto di loro, impronte incancellabili,parte di loro vive ancora nei nostri cuori.

     

    La Pediatria  dal 1981 ha una sorella Ostetricia, non hanno mai vissuto insieme,sullo stesso piano  stranamente, e mai ci sono riuscite.

     

    Al piano 1° c'era ostetricia, c'era molto feeling tra le due. Ogni sei mesi le infermiere si scambiavano fra sé, da giù a su .Era bello, ci si conosceva tutte…. e ci si voleva anche tanto bene.

     

    Poi le infermiere sono state sostituite dalle ostetriche e non c'è stato più il su e giù… . Peccato! Senza nulla togliere alle ostetriche.

     

    Il primario ostetricia di allora era il prof. Lo Stumbo, poi seguirono il prof. Gacci, poi dottor Campatelli, poi dottor Frizzi (il ginecologo di quasi tutte le infermiere) e da ultimo il dottor Fabbiani .

     

    Ero talmente innamorata del mio ospedale che ho voluto vi nascessero i miei figli.. Quando iniziai a lavorare ero molto giovane.

     

    L'ospedale di campagna mi piaceva, mi piaceva vedere le pecorelle pascolare nel verde, mi piaceva ammirare il grande leccio sul poggio…

     

    Ora le pecore non ci sono più perchè il pastore non c'è più… ora ci sono tre caprioli che la mattina di buon ora saltellano lungo il poggio e noi quando apriamo le finestre delle camere dei bimbi diciamo loro: "Forza bambini i caprioli sono già svegli!!!".

     

    I bambini sono affascinati da loro e anche dall'elicottero… lo cercano e sono contenti quando lo vedono partire.

     
    Abbiamo sempre cercato di abbellirlo il nostro reparto. Poi la svolta, nel 2000, la nostra collega Donatella che anche lei ci ha lasciato per pochi metri… ha pensato bene di dipingere con colori e tanto amore le pareti del nostro corridoio con tanti personaggi della Walt Disney.

     

    I maschietti sono attratti da Pinocchio, Peter Pan, il genio della lampada, i sette nani, Mowgli, e Dumbo.

     

    Le bambine si soffermano a guardare Cenerentola con la sua maestosa carrozza, la Sirenetta e Cappuccetto rosso… . I genitori durano fatica a portarli via da tanto belvedere.

     

    Oltre che abbellirlo il nostro reparto abbiamo cercato noi stesse di arricchirci, di formarci in continuazione per essere sempre più pronte nell'assistenza dei nostri piccoli pazienti e poi amici… e stare vicino ai loro genitori..

     

    Nel marzo del 2008 con tanto sacrificio da parte nostra  e aiuto del dottor Rapisardi nonché allora primario il nostro reparto è diventato “Ospedale amico del bambino”, riconfermato poi nel giugno del 2015.

     

    Abbiamo visto passare sotto i nostri occhi orgogliose tanti fiocchi azzurri e rosa.

     

    Palloncini colorati…Tanti nonni e zii ,fratellini e sorelline emozionati..

     

    Nel nostro reparto abbiamo diverse stanze per degenti, ad ognuna abbiamo dato un colore ed abbinato un animale.

     

    La stanza rossa è quella più importante, non so perchè ,qualche motivo ci sarà è stata abbinata alla coccinella !!!!

     

    E' la stanza delle incubatrici, è la prima casina che qualche bambino occupa appena nasce.

     

    In questa casina ho visto tanti Niccolò, Lorenzo, Gabriele, Leonardo, Emma, Giulia, Ginevra e via via altri.

     

    Tutti con sensori, alcuni con cannule, cateteri ombelicali, flebo, bip bip, ossigeno… tutti desiderosi di uscire presto da quella scatolina trasparente, e le mamme ansiose accanto a loro e unica loro domanda: quando esce di li? Quando lo posso abbracciare?

     

    Non sempre è stato facile rispondere. Tante mamme hanno sorriso quasi subito, altre dopo qualche giorno. Qualcuna ha pianto e piange ancora. I miracoli non sempre accadono e noi tante volte dobbiamo sforzarci a non piangere con chi piange. Credete, non è facile.

     

    Il reparto di pediatria è bello… in modo particolare dopo che il  bimbo che è arrivato in condizioni critiche  lo vedi correre nella stanza dietro a un triciclo, col lettino coperto di giocattoli, di robot, dinosauri, correre nei corridoi e salutarti con la manina.Tutto questo è gratificante… ci riempie il cuore e a volte si gioca con loro a fare le bolle di sapone…

     

    Tutto l'ospedale Santa Maria Annunziata è bello, nonostante i suoi 50 anni, nonostante i problemi che ha incontrato in tutti questi anni, nonostante qualche cambiamento in peggio… cerchiamo di vedere il lato buono e i cambiamenti in meglio che ci sono stati.

     

    Questo ospedale da lavoro a tanti di noi, si è ingrandito tanto col tempo.

     

    Ai  dirigenti tutti, medici e infermieri, lavoriamo sempre mettendoci cuore e professionalità. Perché  prima o poi in quel letto ci saremo anche noi e saremo tranquilli solo se abbiamo dato  tutto quello che potevamo nella giusta misura e quindi certi di ricevere altrettanto.

     

    In questo momento, proprio per il suo compleanno, l'ospedale è un cantiere aperto, tutto buttato all'aria. Pozzanghere e fango dappertutto, transenne, posti auto introvabili per noi che ci lavoriamo e chi viene a trovare pazienti o a a fare visite mediche.

     

    Cerchiamo solo di pensare a quando tutto sarà tutto finito, a come sarà bello il nostro ospedale,  rimarrà sempre una parte di noi anche quando non ci lavoreremo più! E lui rimarrà dentro di noi. Lui la nostra seconda casa e famiglia, perché alla fine una grande famiglia siamo.

     

    Il nostro ingresso nuovo, il DEA nuovo, gli alberi con tutti i loro colori che cambiano ad ogni stagione e i caprioli che continuano a saltellare… e l'elicottero che continua a volare.

     

    Auguri Osma. Buon compleanno da una infermiera che lavora da quasi 36 anni in Pediatria.

     

    Anna Maria Falivene

    di Anna Maria Falivene

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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