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sabato 4 Maggio 2024
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    Delusi dal “metodo” Gobetti Volta, “i nostri ragazzi non sono stati seguiti come serviva”

    Spettabile redazione, con la presente intendiamo dare comunicazione delle nostre considerazioni circa l'esperienza di questo primo anno scolastico superiore (istituto “Gobetti Volta”), vissuto attraverso i nostri figli.

     

    Siamo un gruppo composto da diverse famiglie sensibili e attente alla crescita sia civile che culturale degli stessi, siamo numericamente consistenti, diciamo che possiamo rappresentare oltre 1/3 della classe.
     

    Abbiamo deciso di scrivere adesso, dopo gli scrutini finali.Abbiamo voluto attendere l'intero svolgersi dell'iter scolastico per avere chiaro tutto il percorso fino in fondo.
     

    Queste che seguono sono le nostre impressioni e desideriamo comunicarle con l'intento preciso di porgere il nostro punto di vista che – speriamo – serva a voi per una sana riflessione sul metodo soprattutto, il "metodo Gobetti" come lo abbiamo chiamato.
     

    1) Sin da subito, ad inizio anno scolastico, sono emerse insufficienze gravi per alcuni ragazzi e ragazze .."digiuni" di materie come chimica e fisica…è un dato incontrovertibile : come è possibile dare voto 2 e 3 nei test d'ingresso, addirittura ad assenti?
     

    2) I docenti sono stati disponibili ai colloqui a spiegare metodi e criteri di verifica nei compiti scritti in classe a noi genitori è vero MA non sempre hanno saputo spiegare bene i concetti in classe crediamo, altrimenti come si giustifica il prosieguo tale e quale dei soliti numeri bassi come voti? La "danza" dei 2, 3, 4 e 5 è stata preponderante e continuata…triste refrain per allievi e genitori!
     

    3) Poche docenti hanno dato spazio a interrogazioni orali  che  – a nostro modestissimo avviso – avrebbero potuto dare modo ai nostri figli di migliorare specialmente in letteratura italiana, come è avvenuto invece per storia per alcuni: hanno imparato ad utilizzare un linguaggio specifico più ricco e mirato, specifico della disciplina….
     

    4) E' vero che la scuola ha offerto occasioni di supporto con il progetto Scuola Insieme : studio pomeridiano con ragazzi-tutor più grandi, buono come idea di fondo, pessimo nell'organizzazione per : a) non aver costituito dei gruppi di max 5-6 allievi …infatti erano troppi ogni volta con confusione anche, rumore, e ciò non consentiva di essere veramente aiutati; b) se la scuola ha utilizzato come tutor i ragazzi, risparmiando diversi denari, almeno si sarebbe dovuto "incaricarli" in modo continuativo e responsabile = ogni tutor seguire tutto l'anno gli stessi 5-6 allievi in modo che si strutturasse una motivazione significativa al riuscire!
     

    5) Stesso discorso per i corsi di recupero : il corso aveva troppi allievi tale per cui non c'e' stato l'intervenire in modo mirato sulle specifiche difficolta'! Infatti pochi ragazzi hanno effettivamente recuperato.
     

    Crediamo anche qui che "il metodo Gobetti" non abbia funzionato. Se una scuola vuole davvero avere successo formativo ecco! Deve conseguirlo con attenzione e progettualità efficace, cosa che non c'è.
     

    6) Durante tutto l'anno è stato lasciato ai soli ragazzi insufficienti il problema del recupero anziché "prenderli per mano" ed accompagnarli con sicurezza nel percorso di auto formazione che la scuola dovrebbe dare. Noi famiglie ci siamo attivate a fornire ripetizioni di supporto ai nostri figli con giovani universitari molto ben preparati che li hanno seguiti costantemente e che hanno rilevato che :
     

    a) i ragazzi non erano affatto "stupidi" come si sono invece sentiti (marchiati fissi dai 2, 3 e 4);

     

    b) non era stato fornito loro lo strumento della comprensione specifica della materia ad esempio COME SI SCRIVE UNA RELAZIONE DI LABORATORIO; COME SI APPLICA UNA FORMULA etc etc
     

    c) che non veniva spiegato bene in classe dal docente ovvero non veniva chiesto un feedback istantaneo e dunque non c'era una efficace partecipazione alla lezione e all'apprendimento costruttivo (è vero anche che la prof di matematica ci ha provato in diversi modi e si è data da fare ma senza tuttavia riuscire nell'intento di centrare gli obiettivi).
     

    d) che le discipline più concettuali ed astratte non venivano poste semplificate ai ragazzi, non venivano "tradotte" per poter essere assimilate…ECCO CREDIAMO CHE QUESTO SIA STATO IL NODO PRINCIPALE DEL METODO GOBETTI : i docenti non hanno saputo spendere bene il quid del mestiere, duro sì ma anche di grande soddisfazione se si cresce insieme alla classe portandola a buoni risultati.
     

    7) è mancato l'intento di cui sopra e – si sa – nelle relazioni discenti-docenti – come in tutte le relazioni biunivoche – tale mancanza ha prodotto un effetto anche nei ragazzi che infatti non sono riusciti a raggiungere la sufficienza effettiva, eppure facendo ripetizioni e studiando tanto..come è stato possibile?
     

    8) da parte del corpo docente il fatto che metà classe fosse prevalentemente insufficiente ha suscitato l'idea che in diversi avessero sbagliato scelta di indirizzo e corso, e infatti sono stati richiesti per 9 allievi i colloqui di riorientamento;
     

    Che "pur mettendocela tutta…piccini non è colpa loro..i pesci come fanno a volare? : non è la scuola per loro! Noi dobbiamo perseguire livelli medio-alti e loro non raggiungono neanche la sufficienza"
     

    Discorso che abbiamo ascoltato, rispettato e compreso nella sua cruda visione della realtà, possibile sì ma non unica, non di unica spiegazione del fenomeno.
     

    9) a nostro avviso il fenomeno è stato giustificato dal corpo docente come "causa nei ragazzi" attribuendo loro talvolta una carenza strutturale di base, talaltra una carenza di motivazione, o una "strategia colpevole" addirittura quando si è trattato di essere assenti ai compiti in classe (dando addirittura punizione esemplare con nota disciplinare a tutta la classe!) invece che per motivi di salute come i disturbi di panico o le sindromi gastrointestinali da somatizzazione come i genitori hanno attestato – sintomi veri purtroppo e dovuti all'essere tartassati fino alla fine da 1-3 compiti in classe + interrogazioni ..cosa che chi è stato finora valutato con 2-3-4- non crede più si trasformerà in 5 e 6 ! Hanno perso salute e speranza i nostri ragazzi..a causa dell'atteggiamento dei docenti.

     

    Questi però hanno decretato: “Causa nei ragazzi" con formula assolutoria per i docenti…Quando mai un docente "si tira fuori" dalle responsabilità del suo mestiere?

    10) i nostri ragazzi – per concludere – sono stati sopravvalutati in quanto a malizia che non hanno; Per contro sottovalutati nelle difficoltà di assimilare le discipline date "grezze".. Ora tutti sappiamo che il docente fa la differenza nello studio, spiegando bene e indicando alla classe come prendere appunti segnando sul libro i punti salienti etc etc
     

    Praticamente il docente fa da guida, da traduttore dei saperi, da orientatore e il suo ruolo è fondamentale per tutti ma in particolar modo per i ragazzi che ne hanno più bisogno..per i meno bravi.  …Quindi come può ogni docente "tirarsi fuori dall'essere causa nell'insuccesso scolastico di metà classe"? Come può spostare pari pari il problema fuori da sé e nasconderlo magari " sotto al tappeto"?
     

    A questo quesito vorremmo – senza tanti veli – avere risposta formale tramite lettera scritta che uno di noi ritirerà in portineria esattamente fra 30 giorni e cioè alla metà di luglio, grazie.
     

    P.S. per noi i nostri figli – pur incompresi a scuola, bacchettati a casa, ma anche spinti a non mollare mai e ad impegnarsi al massimo – i nostri figli valgono e, sebbene pesci, sicuramente nuoteranno più sereni in altre scuole che sapranno apprezzarli e valutarli più obiettivamente  oltre che formarli.
     

    Crediamo riusciranno anche a guizzare dalla felicità di essere usciti da un incubo : quello di sentirsi dementi..impotenti…incapaci…buoni a nulla…tanto da non mostrare più aspirazioni.
     

    E se l'estate ci aiuterà a smaltire tutto questo dolore forse allora potranno "guizzare quasi come volare"  e allora sì, care professoresse, che incredibilmente i pesci avranno imparato a volare!
     

    Nella vita scolastica è importante il motto "volere è potere" purché non venga dimenticato per primi dai docenti e anzi va creduto e insegnato ai ragazzi!! Sennò che formazione è?!
     

    Sapevamo che il Gobetti-Volta era una scuola democratica, accogliente e "di sinistra" ovvero attenta ai progetti e alla formazione efficace ….
     

    Sinceramente l'avevamo scelta per questo, ma adesso comprendiamo che così non è stato.È cambiata questa scuola eccome se è cambiata! In peggio però, tanto che se fossimo noi a far scrutini daremmo un bel 4!
     

    N.b. Si consiglia anche di fare corsi di aggiornamento continuo in metodi di insegnamento/apprendimento
     

    *anche consigliare vivamente o vincolare l'iscrizione ai soli promossi con 9 e 10 in uscita dalla scuola media, e mostrare all'Open day anche gli andamenti di chi è stato promosso alle medie con 7 e 8, non solo con 6, come è avvenuto ad esempio…perché fra i nostri "ragazzi sommersi"

     

    n.b. il parallelo con citazione di Levi tratta da "Se questo è un uomo" studiato a lungo dai nostri in classe e a casa… fra loro molti erano i 7 e gli 8.
    Buon lavoro.

     

    Lettera firmata

    di Lettera Firmata

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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