"L’antenna Wi-fi sulla torre dell’Acqua della Romola è stata installata con le necessarie autorizzazioni di Arpat (Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana) e il consenso della direzione della scuola Waldorf, rilasciato al termine di un percorso di analisi, verifiche e misurazioni condotto dal Comune in accordo con i rappresentanti del consiglio scolastico".
Sono le precisazioni con le quali l’amministrazione comunale di San Casciano replica alle contestazioni sollevate dalla scuola. "La giunta – proseguono dal palazzo comunale in via Machiavelli – tiene a rilevare in prima battuta l’origine e gli obiettivi dell’intervento che si inserisce nel quadro di un progetto approvato, finanziato e avviato nel 2010 dalla Provincia di Firenze, mirato a consentire il superamento dell’isolamento digitale presente a San Casciano.
“Dopo la messa in opera delle antenne principali – spiegano l’assessore all’Innovazione tecnologica e l’assessore all’ambiente Carlo Savi – si è reso necessario un ulteriore intervento nella zona della Romola, per coprire ampie zone della frazione e dei vicini abitati che, altrimenti, sarebbero rimaste senza segnale”.
"Altro punto sul quale riteniamo opportuno far luce è la localizzazione – proseguono dall'amministrazione comunale sancascianese – individuata sia per la funzionalità della posizione, in grado di garantire massima copertura a tutte le aree rimaste prive di segnale, sia per l’assenza di pericolosità in termini di impatto ambientale.
“Abbiamo scelto questa collocazione – dicono gli assessori – dopo aver effettuato un sopralluogo, dal quale è emerso che la posizione elevata dell’edificio avrebbe permesso l’utilizzo di un’antenna di modeste dimensioni e con basse emissioni; se avessimo optato per soluzioni diverse si sarebbero rese necessarie attrezzature molto più visibili e dannose”.
“Francamente non riusciamo a capire – aggiungono gli assessori – il perché si arrivi a contestare un’operazione precedentemente condivisa con la direzione della Waldorf e dalla quale non emerge alcun elemento di preoccupazione sul fronte della sicurezza”.
Gli assessori tengono a sottolineare le tappe del percorso e i suoi risultati. “Nonostante avessimo ottenuto le necessarie autorizzazioni da Arpat, fonte di sicurezza e controllo ambientale per tutti – concludono – abbiamo deciso infatti, in accordo con la scuola, di far eseguire specifiche analisi di impatto elettromagnetico in loco. Ne è emerso che i valori delle emissioni elettromagnetiche sono ampiamente inferiori ai limiti previsti dalla legge e perfettamente in linea con quelli indicati dal Consiglio d’Europa”.
di Redazione
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