SAN CASCIANO – Ha destato polemiche il concerto di Mama Marjas di sabato 13 luglio al Parco del Poggione di San Casciano, nell'ambito della Festa democratica conclusasi il giorno dopo. Un evento, quello del concerto del 13 luglio, molto atteso: era quello infatti il concerto più importante nell'intero cartellone.
Un concerto che a una mamma sancascianese è rimasto indigesto, e ce ne spiega i motivi in una lettera spedita alla redazione del Gazzettino del Chianti: "Sono una mamma di tre figli maschi – ci dice – uno di 15 anni, uno di 13 e uno di 22 mesi. Sabato sera sono andata al Poggione e c' era un concerto di tre "donne", ma non mi ricordo il nome del gruppo (Mama Marjas, n.d.r.). Sono rimasta sconcertata quando ad un certo punto una di loro ha iniziato a dire che farsi le canne era una cosa bella, che parlare di marijuana per lei era come parlare di basilico, rosmarino. Insomma farsi gli spinelli è una cosa positiva e bella".
"Ma vi rendete conto! – sbotta la signora – Io ai miei figli da anni insegno che le canne non si fanno e che fanno male al cervello. E arrivano queste e rovinano tutto! C'era il Poggione pieno di famiglie con figli e non credo che io sia l' unica che abbia girato i tacchi e sia andata a letto. E' una vergogna!".
Uno sfogo che giriamo al segretario del Partito democratico di San Casciano, Niccolò Landi, fra gli organizzatori della lunga festa del Pd sancascianese conclusasi domenica 14 luglio: "Sabato sera – spiega Landi – nell'ambito della Festa democratica dedicata alla "questione femminile", è salita sul palco una giovane artista di livello nazionale che ha espresso delle sue libere opinioni, personali, in merito alla qualificazione penale del consumo di droghe leggere".
"E' nostra abitudine – sottolinea Landi – non operare alcuna censura nei confronti di chi interviene ai nostri eventi e parla a proprio nome assumendosene tutte le responsabilità; peraltro la stessa aveva partecipato al concertone del primo maggio esprimendo il medesimo messaggio in diretta nazionale in piena fascia protetta in diretta televisiva, su Raitre, senza suscitare reazione o polemica alcuna".
"La nostra – conclude Landi – è una festa plurale che ogni anno alterna serate di riflessione politica a intrattenimenti per ogni età. Siamo ovviamente dispiaciuti per eventuali momentanei disagi arrecati ed invitiamo a cogliere questa ed altre opportunità per stimolare insieme a noi un dibattito competente, approfondito e non emotivo, su questioni al centro di confronti di interesse nazionale oggetto di numerose iniziative di legge di varia sensibilità".
di Matteo Pucci
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