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venerdì 26 Aprile 2024
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    San Quirico in Collina si ribella: “Non chiudete il nostro circolo Mcl”

    Il presidente: "Circolo nato nel dopoguerra, punto di riferimento per il paese ma anche per il resto del territorio"

    CERBAIA-SAN QUIRICO IN COLLINA – Da circa una settimana il paese di San Quirico in Collina vive con apprensione la comunicazione data del parroco don Roberto di chiudere il circolo Mcl, a seguito di una decisione della Curia Fiorentina.

    Siamo andati a raccogliere lo sgomento di una delegazione di cittadini e del presidente del circolo Mcl, Leonardo Fusi, su richiesta di Francesco Privite, residente a Cerbaia, barista nonché socio-volontario del circolo, preoccupato per questa inaspettata decisione che rattrizza e preoccupa tutto il paese.

    “Questo circolo – ci spiega il presidente Leonardo Fusi – è nato nel primo dopoguerra come cinema. Nel tempo è stata creata una zona bar, il biliardo, il cinema è diventato un teatro e tutti noi volontari, nonchĂ© i cittadini, abbiamo tirato su questo circolo perchĂ© fosse un punto di riferimento per tutti gli abitanti del paese”.

    “Dai bambini fino agli anziani – prosegue Fusi – ma anche come punto di ritrovo delle frazioni vicine come Montagnana, San Pancrazio, fino a paesi come San Casciano. Come per la Festa del Baccello, nel mese di maggio, che abbiamo sempre organizzato anche per auto-finanziarci, e che ha richiamato persone da tante zone”.

    “Ora questa decisione di farci chiudere – prosegue Francesco Previte – ci ha lasciati davvero senza parole. Addirittura qualche frequentatore anziano del circolo, che qui ha vissuto la sua vita, alla notizia è quasi svenuto nel saperlo. E del resto anche i giovani del paese, che qui si ritrovano sempre, sono tutti davvero increduli perchĂ© non vogliono perdere il loro circolo”.

    A dire il vero la decisione di chiudere il circolo arriva dopo un’ordinanza del Comune di Montespertoli riguardante la riqualificazione dell’edificio, per motivi di agibilità e sicurezza. E il consistente investimento necessario per conformarsi all’ordinanza, probabilmente ha ulteriormente scoraggiato la Curia.

    “Del resto – come ci dice il presidente del circolo – noi come associazione abbiamo proposto di accollarci la spesa per la ristrutturazione dell’edificio, a patto di ottenere un contratto di affitto di ampio respiro per poter ammortizzare i costi sostenuti. Ma la risposta è stata negativa”.

    Tutto si gioca all’assemblea cittadina indetta per oggi, venerdì 2 agosto, alle 21.30 presso i locali del circolo, nella quale il presidente Fusi informerà nei dettagli la cittadinanza, provando tutti insieme a decidere sul da farsi.

    Soprattutto, intanto, per richiedere un nuovo colloquio con don Roberto e i suoi superiori, per provare a convincerli a non chiudere il circolo Mcl.

    Alla riunione, farà seguito una petizione on line per raccogliere firme a sostegno della causa. “Il circolo è paese, il paese è casa”, hanno scritto i ragazzi su uno striscione. Rappresenta il suo punto di ritrovo, non solo per bere qualcosa e fare quattro risate, ma soprattutto per conoscersi, confrontarsi ed imparare spesso delle lezioni di vita da chi ha tanti anni più di te.

    L’Mcl di San Quirico è una realtà viva da preservare: non solo per i suoi abitanti ma per il bene di tutti i nostri piccoli paesi che, come San Quirico, sarebbero relegati ad essere solo frazioni dormitorio.

    A perorare la causa del circolo anche due giovanissimi di San Quirico, Giulio Bianchi e Matteo Faggioli, che ci lasciano un’ultima inequivocabile testimonianza: “Il circolo per noi è importante perchĂ© è qui che ci ritroviamo per stare insieme in allegria ma anche per confrontarci, per crescere insieme, l’unico punto di svago del nostro paese, dove si incontrano generazioni diverse che rappresentano l’anima di questo paese”.

    “E se il circolo dovesse chiudere – ribadiscono Giulio e Matteo – San Quirico diventerebbe un paese morto”.

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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