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venerdì 26 Aprile 2024
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    Bernardo, Damiano, Francesco, Samuele: storia di quattro operai… 2.0

    Una scelta contro corrente la loro, rispetto alle tendenze, ovvero scegliere di andare subito a lavorare. Il racconto

    CASTELLINA IN CHIANTI – “Il lavoro nobilita l’uomo”. Niente di più vero. È proprio così, che la pensano quattro giovani ragazzi di Castellina in Chianti. In un’era in cui si studia, alcuni per quasi una vita, loro hanno deciso di andare controcorrente.

     

    Bernardo Mori, Damiano Bianchi, Francesco Belli e Samuele Matassetti, da alcuni anni, sono operai (a tempo determinato) in una grande fabbrica siderurgica a Castellina Scalo.

     

    “Sono molto soddisfatto del mio lavoro”, inizia Damiano. “L’atmosfera con i colleghi è molto piacevole e il datore di lavoro non ti sta continuamente sul fiato sul collo. Ti lascia libero”.

     

    “Lavorare ti permette di essere responsabile. Se uno non vuole andare all’università può benissimo non farlo. Quando lavori devi rispettare degli orari” continua Francesco Belli.

     

    “Essere autonomo, percepire uno stipendio ti permette di toglierti delle soddisfazione personali. Di non gravare sulla famiglia. Di non chiedere i soldi ai propri genitori per una cena con gli amici” aggiunge Bernardo Mori.

     

    “Mi ritengo fortunato, perché oggi non è facile trovare un impiego in un’azienda solida, che ti garantisce un futuro” conclude Samuele Matassetti.

     

    Quando, i quattro giovani castellinesi hanno iniziato il loro percorso lavorativo, non sapevano se l’impiego potesse loro piacere. Il loro obiettivo era quello di lavorare per essere indipendenti.

     

    Nessuno di loro era intenzionato a proseguire gli studi: “Oramai tutti vanno all’Università. Noi invece volevamo entrare subito… nel mondo dei grandi”.

     

    Avere tempo libero per coltivare i propri hobby, mangiare a casa, avere degli orari prestabiliti sono tutti lati positivi di questo lavoro.

     

    “Essendo organizzati su turni, posso pianificare le mie giornate con largo anticipo” afferma Francesco Belli.

     

    “Prima facevo il cameriere. Lavoravo sabati, domeniche e festivi. Ora invece sono tutti i weekend a casa e le feste, le posso trascorrere insieme alla mia famiglia” conclude Damiano.

    di Jessica Nardi

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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