Vi scrivo per comunicare il disappunto mio e di molti altri proprietari di cani rispetti alla modalità con cui é stato dato inizio ai lavori per il futuro parco dei Ponti.
Infatti, proprio con l’inizio della primavera e quindi della possibilità di passeggiate più lunghe con i nostri animali, ci viene precluso l’accesso a tutto il terreno boschivo fra Bagno a Ripoli e Sorgane, e questo non per un breve periodo, ma per parecchi mesi.
Il bosco in estate é l’unico terreno che offre un po’ di ombra durante la passeggiata, in questo modo costringete noi e i nostri animali a subire in pieno il caldo e l’eccessiva esposizione al sole.
Capisco che si vogliano far partire i lavori nel periodo pre-elettorale, per dare prova di efficienza e della volontà di portare avanti i progetti annunciati durante il mandato amministrativo; ma c’era proprio bisogno di recintare fin da subito TUTTA l’area coinvolta nel progetto?
Si tratta di una superficie molto vasta, per cui é impossibile che i lavori la interessino tutta contemporaneamente.
Dal mio punto di vista, sarebbe stato meglio procedere “a tappe”, recintando di volta in volta la zona interessata dai lavori e lasciando la possibilità di accedere alle altre aree.
Non venite a dirmi che per i nostri animali c’è comunque l’area cani sempre disponibile.
Quel minuscolo recinto di terreno, fangoso se piove e assolato se è bel tempo, oltretutto in pendenza, é indegno di quel nome.
Bastano due cani di taglia media perché non ci sia più spazio per nessun altro.
Se volevate davvero rendere un servizio con questo parco, e non solo creare un grosso disagio, potevate provvedere per prima cosa alla costruzione della promessa nuova e grande area cani, e solo dopo intervenire sulla parte di terreno boschivo.
Ovviamente so che la mia protesta non farà cambiare l’iter dei lavori, ma ritengo che sia giusto farvi conoscere la delusione e lo scontento nel non veder riconosciuto il diritto dei nostri animali ad una passeggiata piacevole e salutare.
Non tutti possono inerpicarsi sui terreni delle colline intorno all’abitato, o prendere la macchina per portare il cane a Firenze in aree cani grandi e ben tenute.
Avevamo il bosco dei Ponti, facilmente raggiungibile, in piano e ombreggiato. Ora ce lo avete tolto.
Francesca Pantani
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