Questo piatto scava profondamente nella memoria di ogni chiantigiano, ricorda le cucine calde e laboriose, la nonna che con mani esperte trasformava gli avanzi in un piatto succulento; questo è un piatto evocativo e stupendo, dai sapori delicati e persistenti.
Ingredienti (per 4): carne lessa o arrosto 400g – 3 uova – 3 cucchiai di parmigiano – sale, pepe, aglio, prezzemolo – farina bianca e integrale – olio extravergine – cipolla rossa – pelati
Prendete la carne avanzata, toglieteli il grasso in eccesso e tritatela finemente a coltello (nel caso che ci siano dei nervetti o delle callosità non toglietele darà una masticabilità particolare al piatto).
Mettete il trito in una scodella, aggiungete le tre uova, il parmigiano, il pepe e il prezzemolo finemente tritato, prendete lo spremiaglio e spermatici dentro uno spicchio d’aglio; regolate il sale.
Con le mani umide fate delle palline (nella mia famiglia si fanno degli ovali), disponetele su un tagliere e cercate di farle tutte della solita grandezza.
In un piatto preparate un misto delle due farine (usare anche la nera darà una croccantezza particolare alla preparazione) e passateci le polpette.
In una pentola dai bordi profondi mettete l’olio e portatelo a 160 ° (se non avete un termometro è giunto il momento di acquistarne uno).
Friggete le polpette 4/5 alla volta stando attenti che non si abbassi troppo la temperatura (altrimenti vi verrà un fritto unto).
Lasciatele raffreddare e mangiatene un paio con un buon bicchiere di bianco (vi rinfrancherà durante la preparazione).
Preparate un sugo di pomodoro e cipolla stando attenti a non esagerare col sale. Mettete dentro le polpette e cuocetele da entrambi i lati facendo ridurre il sugo.
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