CASTELNUOVO BERARDENGA – Da mesi i sindaci sono fra coloro che, in prima linea, si battono per le evidenze della scienza e per sostenere, ad esempio, la campagna di vaccinazione.
Uno di quelli che con maggiore costanza prosegue in questo percorso è il primo cittadino di Castelnuovo Berardenga, Fabrizio Nepi.
Che anche oggi, martedì 8 novembre, dai suoi canali social rilancia l’appello. Sostenuto dalla forza dei numeri.
“Nel periodo dal 10 ottobre al 9 novembre 2020 – inizia Nepi – abbiamo contato 90 nuovi positivi nel nostro comune, mentre nello stesso periodo (10 ottobre-9 novembre) nel 2021 ne possiamo contare solo 22”.
“Quindi – riflette – se confrontiamo quelle che sono state denominate la “seconda” e la “quarta ondata” i numeri si riducono dell’80% rispetto allo scorso anno”.
A livello di area provinciale, prosegue Nepi, “ad oggi contiamo un numero ridotto rispetto allo scorso anno di “intubati” negli ospedali senesi, sono solo 3 e tutti non vaccinati”.
“A livello nazionale – ricorda ancora il primo cittadino castelnovino – i decessi al giorno 8 novembre del 2020 erano stati 331, mentre quelli della giornata di ieri solo 38. I posti letto in terapia intensiva occupati all’8 novembre 2020 erano 2.749 nella giornata di ieri 415”.
“Dobbiamo inoltre tenere in considerazione – continua – che lo scorso anno da ottobre i nostri contatti sociali erano fortemente ridotti visti i Dpcm già in vigore che obbligavano la chiusura dei pubblici esercizi, le attività sportive di gruppo e la riduzione dell’attività scolastica in presenza”.
Insomma, Nepi è chiaro: “Il confronto fra i dati del 2020 e il 2021 ci fa capire quali e quanti sono stati gli effetti positivi prodotti dalla vaccinazione di massa. Decine di migliaia di vite salvate e decine di milioni di cittadini che possono continuare a svolgere normalmente (o quasi) la propria vita ed il proprio lavoro”.
“E’ impossibile negare la pandemia – aggiunge – Come riporta Istat con l’aumento della mortalità nel 2020 rispetto al 2015-2019 del più 15% che, in valore assoluto, sono oltre 100.000 decessi l’anno”.
“Come è altrettanto impossibile – conclude – negare l’effetto positivo dei vaccini sulla popolazione nazionale. Sostengo che vaccinarsi non sia solo una scelta di natura personale, ma sia sostanzialmente una scelta a difesa della salute pubblica, del nostro vicino di casa, del collega di lavoro, di un nostro parente fragile o anziano che ancora rischia la propria vita”.