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venerdì 26 Aprile 2024
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    Alessio Calamandrei: la gioventù al lavoro nei locali notturni e la passione per la musica anni ’80

    A Sindaci Fuori dal Comune incontriamo il primo cittadino di Impruneta: "Deluso dal mio partito? Diciamo che più che deluso mi aspettavo di sentire il mio partito più presente..."

    IMPRUNETA – Alessio Calamandrei, tutto può accadere. Basta crederci e basta non arrendersi.

    A Impruneta il primo cittadino è un uomo caparbio e gentile, forte e trasparente. Che ha imparato come nella vita tutto sia possibile. Anche vincere quando hai (quasi) tutto il mondo contro.

    Cresciuto nei locali notturni fiorentini oggi si emoziona affacciandosi al terrazzino della piazza della sua Impruneta e ci racconta che “la prima volta non si scorda mai”.

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    Appassionato di musica anni ’80, simpatico e soprattutto molto, ma molto sincero: dalla Cannabis alle “quote rosa”.

    Alessio Calamandrei, sindaco di Impruneta, 49 anni, segno zodiacale Gemelli… .

    Qual è il tratto principale del suo carattere?

    “Si comincia bene! Direi che sono caparbio ma allo stesso tempo gentile, disponibile. Però ammetto che se mi si fa un torto difficilmente lo dimentico. Non sono vendicativo però me lo ricordo… . Sono passionale ma con l’andare avanti nell’età, dopo aver sbattuto tante volte la testa nel muro, come capita a tutti, si matura e credo di star diventando anche più riflessivo. Mi piace stare tra la gente e mi piace, parlare, ascoltare e prediligo i rapporti diretti a volte anche un po’ informali”.

    Quali sono i suoi difetti?

    “(ride) Quanto tempo abbiamo a disposizione? Io ne ho diecimila e ne sono consapevole. Sono una persona ansiosa e questo mi porta ad essere estremamente accentratore. Non sempre riesco a delegare con la massima tranquillità e questo nel lavoro si traduce nello stare almeno 10 o 12 ore in ufficio perché le voglio sapere tutte e le voglio seguire tutte”.

    Il dono di natura che vorrebbe avere?

    “Eh, per fare il sindaco il dono di natura che vorrei avere sarebbe quello dell’ubiquità! Avere il dono di essere nello stesso momento in tanti posti diversi per poter gestire tutto…”.

    Che cosa le piace fare nel tempo libero?

    “Ad avercelo! Mi ero imposto, anche per piccoli problemi di salute, di prendermi un po’ di tempo libero, per andare a camminare. Le rare volte che posso mi piace camminare a Firenze, in centro, sui viali e lungo l’Arno. Chissà che prima o poi, quando sarò un po’ più allenato, mi riesca arrivare da casa mia a Firenze fino all’Impruneta a piedi. Mi piace parecchio anche leggere perché mi sgombra la testa dai pensieri”.

    Il suo cantante preferito?

    “Sono sempre stato appassionato di musica! A 11 anni sono andato a vedere il concerto di Antonello Venditti in piazza della Signoria da solo. A 14 anni, con mia cugina, grande avventura allo stadio Artemio Franchi al concerto di Madonna! Mi piace tutta la musica attuale e anche il sound del Buddha Bar, ma soprattutto adoro la musica anni ’80 con la quale sono cresciuto. Ah.. (si illumina) che tempi quelli…: i Duran Duran, gli Spandau Ballet, gli Ah Ah, gli U2, i Simply Red, i Simple Minds, Madonna, Level Forty Two … (dobbiamo fermarlo altrimenti mi rendo conto che farà la lista di tutti i gruppi da jukebox degli anni ’80)”.

    La vacanza più bella che ha fatto?

    “Consideri che in 8 anni di mandato sono riuscito a fare solo una vacanza “come si deve”, di una settimana. Una vacanza improvvisata, presa al volo all’ultimo minuto e organizzata da amici. Una fantastica vacanza a Gran Canaria. Io purtroppo ho viaggiato molto poco perché ho fatto la scelta di comprare una casa e quindi, come per tutti, il mutuo ha limitato le mie possibilità economiche. Però sono un viaggiatore/sognatore. Mi spiego: leggo enciclopedie intere sui luoghi del mondo. Posso raccontarti tutto su Barcellona anche se non ci sono mai stato. So addirittura le linee della metropolitana di New York ma anche là non ci sono mai stato… . Diciamo che mi preparo per i viaggi futuri, quando finito il mandato di sindaco mi prenderò un periodo di pausa. Per ora ho viaggiato molto rimanendo a casa ma non mi pento delle mie scelte”.

    Sa cucinare?

    “Adoro cucinare anche ma non ho tempo. Provengo da una famiglia di ristoratori. I miei genitori avevano un piccolo bar in centro e poi un ristorante a Campo di Marte: io sono cresciuto tra cucina e bancone. Ultimamente sono un po’ svogliato ma quando mi ci metto son bravo!”.

    Un personaggio dello spettacolo che le piace?

    “Ho sempre avuto una passione sfegatata per Shania Twain ma ultimamente si è ritoccata un po’ troppo. Peccato! E poi Meryl Streep, perché quando dice “io mi sono guadagnata ogni ruga che ho sul viso” credo che sia la frase più bella che una donna possa dire. Per non parlare del grande livello di interpretazione in ogni ruolo che interpretata. Meravigliosa!”.

    Fidanzato? Single?

    “Sono single. Secondo me riuscire a fidanzarsi quando si fa il sindaco è praticamente impossibile. Solo una persona folle può decidere di starti accanto. Non cerco nemmeno perché non so come potrei fare a gestire anche una relazione oltre al lavoro. Di chi potrei innamorarmi? Di una persona solare che anche nei momenti difficili sappia farmi ridere”.

    Cosa faceva prima di fare il sindaco?

    “Ho fatto tantissimi lavori. Il bagnino, il traslocatore, ho lavorato, tra le altre cose, 14 anni nei locali notturni, in su e in giù tra Firenze la Versilia e oltre. Facevo il PR”.

    Qual è il suo collega sindaco più simpatico?

    “C’è un legame bello si stima con tutti. Nomino Roberto Ciappi per primo, perché tempo fa siamo stati responsabili della famosa Osteria del Porco Comodo alla festa del Pd alle Cascine e ci siamo conosciuti meglio. Ma come potrei non nominare anche David Baroncelli?”.

    Qual è il sindaco con cui si “punzecchia” di più?

    “Diciamo che, per vicende lavorative che ci hanno visti in gestione associata per la parte socio-sanitaria per 2 anni, direi Francesco Casini, sindaco di Bagno a Ripoli. Ma ci tengo a sottolineare che anche lui punzecchia me (ride). Il tutto ovviamente sempre nel massimo rispetto”.

    Quanto guadagna? Si diventa ricchi facendo il sindaco?

    “Fare il sindaco è il lavoro più bello del mondo, ti arricchisce dentro, ti fa conoscere tanta gente ma sfatiamo il mito che il sindaco sia ricco. Il sindaco di Impruneta guadagna 2.068 euro al mese, 12 mensilità. Senza tredicesima e quattordicesima, per 10/12 ore al giorno di lavoro. Niente tempo libero. Con tutte le responsabilità penali sulle spalle. Un esempio? Se un bambino si chiude le dita nella porta dell’asilo la colpa è del sindaco. Se qualcuno inciampa in un marciapiede la colpa è del sindaco. Senza contare che poi, dopo eventuali vicende legali, la faccia chi gliela rende al sindaco?”.

    Pensa di star facendo bene il suo lavoro?

    “Tengo a dire che sono l’unico sindaco in Toscana a cui è stato imposto dal partito di rifare le primarie. Formalmente, per statuto, le ho dovute richiedere io e le ho rivinte. Anche se la cosa preoccupante è stato l’astensionismo che è andato oltre il 50%. Davvero preoccupante pensare che più del 50% degli imprunetini non abbia voluto fare una scelta. Ma io so che ce la sto mettendo tutta. Su tutto si può migliore e io sto cercando di farlo anche sulla comunicazione. L’importante è continuare a stare tra la gente per comprendere e poter dare delle risposte! Ci metto tutto il mio impegno davvero e non nego che in alcuni giorni mi sento parecchio stanco. Ma non mi arrendo”.

    Droghe leggere sì, droghe leggere no?

    “Mai fatto uso di droghe. Ho cominciato a fumare sigarette tardissimo, a 26 anni. Purtroppo ho questo vizio. Verso 30 anni mi è capitato di fumare uno spinello che passava nei classici gruppi di amici. Tutto qui. Non mi riesce nemmeno rollare le sigarette che si fanno col tabacco quindi avrei qualche difficoltà se volessi fumare altro (ride). Sono rimasto molto impressionato per quanto riguarda l’uso della cannabis per uso terapeutico, per il quale sono favorevole. E’ una discussione aperta, interessante, complessa. Per quanto riguarda l’uso ludico mi trova abbastanza indifferente e sono convinto, lo dico con la massima trasparenza, che sia facilissimo procurarsi la cannabis un po’ dappertutto”.

    Che cosa ne pensa del fatto che in tutto il Chianti non ci siano colleghe sindaco donne?

    “Sindaci donne nel Chianti ci sono state. Adesso forse è una questione solo di un semplice turn over. Trovo però insopportabile dover arrivare a mettere le “quote rosa” perché se una persona è brava, che sia uomo o donna, gli deve essere riconosciuta la sua bravura e il suo valore. Dover arrivare a mettere le “quote rosa” secondo me è un fallimento, in particolar modo della politica”.

    L’ha mai delusa il suo partito?

    “Quante ore ha? (ride) Diciamo che più che deluso mi aspettavo di sentire il mio partito più presente. Soprattutto su alcune scelte importanti. Mi riferisco a tante piccole situazioni su Impruneta e non ultima quella di obbligarmi a rifare le primarie per il secondo mandato.

    Il momento più emozionante da quando fa il sindaco?

    “Sono molti, moltissimi. Una delle emozioni più grandi è stata la mia prima uscita ufficiale con la fascia tricolore in occasione del Corpus Domini. Dalle foto si vede benissimo che avevo un volto emozionatissimo, un volto tirato, da museo delle cere. Direi che è proprio il caso di dire “la prima volta non si dimentica mai”. E poi la cosa più bella di fare il sindaco di Impruneta è affacciarsi dal terrazzino del palazzo comunale l’ultima domenica di settembre in occasione della Festa dell’Uva. Grande emozione davvero”.

    Come si vede tra 10 anni?

    “Tutto può accadere. Mi sono candidato a sindaco e avevo il 95% del mio partito, contro ma nonostante tutto sono qui. Potrei riprendere un mio progetto di aprire un bed & breakfast oppure, se avrò la possibilità difare altre esperienze in politica, non mi tirerò indietro. Sono a disposizione, ma non a disposizione per qualunque esperienza. In situazioni che conosco, che mi piacciono, e per le quali so di poter dare il mio contributo mi ci potrò buttare a capofitto. Se fossero posizioni di facciata e fini a loro stesse no, non mi interessano. Quando non sarò più sindaco vedremo: ma sicuramente ripartirò con nuove cose, con fiducia ed entusiasmo”.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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