spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
venerdì 26 Aprile 2024
spot_img
spot_img
Altre aree
    spot_img

    “Opera Pia Vanni e Fattoria Alberti: a Impruneta opposizioni supponenti e arroganti”

    "Forse sarò ingenuo, ma non voglio pensare che si attacca il CdA dell’Opera Pia Leopoldo Vanni per attaccare chi lo ha nominato..."

    Opera Pia Leopoldo Vanni e Fattoria Alberti.

    Ho avuto la sciagurata idea di seguire la seduta del consiglio comunale di Impruneta e ho assistito ad uno spettacolo indegno di buona parte dell’opposizione.

    Parlerò un’altra volta della vicenda della Cooperativa delle Rose o della famosa scheda TRM08; oggi mi voglio soffermare sulla questione Opera Pia Leopoldo Vanni e in particolare sui problemi relativi alla Fattoria Alberti.

    Una prima osservazione riguarda le modalità con cui questi problemi sono posti: supponente e arrogante; e non è che se uno alza la voce significa che ha ragione … anzi.

    Parlando degli aspetti legali i consiglieri Zoppini e Franchi hanno ripetuto più volte che l’Opera Pia Leopoldo Vanni è un Ente controllato completamente dal Comune di Impruneta; secondo me il controllo si esercita con la nomina della maggioranza dei Consiglieri di Amministrazione e dei Sindaci Revisori. Ma questo non ha importanza visto che della questione è stato investito il Prefetto; fino al suo pronunciamento non ha senso perdere tempo a disquisire sul tema.

    I consiglieri di opposizione hanno attaccato duramente il Consiglio di Amministrazione dell’Opera Pia, e in particolare il suo Presidente Dott. Marzio Magherini, in merito al crollo di una parte del tetto della Fattoria Alberti. A parte il fatto che è caduta una tegola e non il tetto, vorrei porre a loro alcune domande.

    Sapete che nell’ultimo anno e mezzo c’è stata una pandemia che ha duramente impegnato tutte le RSA e di conseguenza anche l’Opera Pia Leopoldo Vanni?

    Sapete quanti ospiti dell’Opera Pia Leopoldo Vanni si sono contagiati con il Covid?

    Sapete quanti ospiti in meno del solito ha avuto l’Opera Pia Leopoldo Vanni in questi mesi e di conseguenza quanti soldi in meno sono entrati?

    Sapete quanto personale diretto o indiretto è stato mandato a casa dall’Opera Pia Leopoldo Vanni?

    Se conosceste le risposte a queste domande forse non avreste attaccato così duramente il Consiglio di Amministrazione per una tegola caduta. E non conoscete le risposte a queste domande perché non vi interessa; non vi interessa l’unica cosa che dovrebbe interessarvi davvero riguardo all’Opera Pia Leopoldo Vanni. No a voi interessano le tegole. Vi dovreste vergognare.

    Le risposte alle domande che ho fatto sono le seguenti.

    In un anno e mezzo non c’è stato NESSUN ospite contagiato all’Opera Pia Leopoldo Vanni.

    Per garantire la sicurezza all’interno della struttura, nonostante la lunga lista d’attesa, non sono stati reintegrati gli ospiti deceduti. Questo ha comportato una notevole diminuzione del numero degli ospiti presenti e di conseguenza delle entrate dell’Opera Pia Leopoldo Vanni.

    Non è stato mandato a casa NESSUNO, tutto il personale che lavorava per l’Opera Pia Leopoldo Vanni lavora ancora per l’Opera Pia Leopoldo Vanni.

    Tutto questo significa che all’Opera Pia Leopoldo Vanni hanno messo tutte le energie per tutelare la salute degli ospiti e il posto di lavoro di tutti i collaboratori diretti e indiretti, sacrificando momentaneamente e, forse, giustamente, il tetto della Fattoria Alberti.

    La considerazione finale che faccio è che secondo me il Consiglio di Amministrazione dell’Opera Pia Leopoldo Vanni, e in particolare il suo Presidente, meriterebbero il ringraziamento di tutta la comunità di Impruneta e non gli attacchi scomposti per una tegola caduta.

    Forse sarò ingenuo, ma non voglio pensare che si attacca il CdA dell’Opera Pia Leopoldo Vanni per attaccare chi lo ha nominato.

    Stefano Bellacci

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

    Scrivi anche tu... al Gazzettino del Chianti!

    Devi segnalare un disservizio? Contattare la nostra redazione? Scrivere una lettera al direttore? Dire semplicemente la tua? Puoi farlo anzi... devi!

    Scrivici una mail a: redazione@gazzettinodelchianti.it

    Leggi anche...