IMPRUNETA – Hanno un bel sorriso Giuseppe Niccoli e Elda Vettori: in questo primo luglio di piena estate festeggiano le loro nozze d'oro. Cinquant'anni di matrimonio vissuti con la leggerezza di chi si vuol bene per davvero.
Li incontriamo a poche ore dalla grande festa, che celebreranno con parenti e amici al ristorante pizzeria "Da I' Dolio" a Strada in Chianti: dalla finestra filtra il sole, e loro ci raccontano la loro storia. Che poi è quella di tante delle nostre famiglie.
"Ci siamo sposati l'1 luglio del 1964 a Firenze – iniziano il racconto – alla Santissima Annunziata".
Lei fiorentina, Giuseppe imprunetino doc. Nei primi anni nascono subito i due figli: Nemo (che prende… metà nome del nonno Nicodemo) e Renzo. Oggi hanno anche un bellissimo nipotino, Andrea.
Giuseppe ha fatto l'artigiano e il restauratore ligneo all'Opificio delle Pietre Dure; Elda è sempre stata impiegata. Prima 18 anni in un'azienda privata e poi, per circa 16 anni, in Regione.
"Come ci siamo conosciuti? A ballare all'Antella – sorridono – Era il 1961, alla casa del popolo. A quell'epoca era di moda, era il clou".
Lei andava da Firenze e lui "scendeva" dall'Impruneta. "Signorina vuol ballare…" e tutto nacque.
Chiediamo del viaggio di nozze "Andammo a Cattolica – rispondono – e furono dieci giorni favolosi. Sa, ai tempi nostri non ci mandavano fuori dalla mattina alla sera con grande facilità, era una conquista. Basti pensare che anche al matrimonio c'erano solo i parenti, non si potevano invitare neanche gli amici".
Giuseppe ha fondato un'azienda davvero speciale, che oggi viene mandata avanti con sapienza e passione dai figli, la "Restaurarte" a Strada in Chianti: per loro restaurare le parti lignee che ci arrivano dal passato è una missione.
Giuseppe, come detto, è un imprunetino doc: "Mi ricordo anche il bombardamento dell'Impruneta – ci racconta – Avevo sei anni e il mio babbo lo salvò una suora; era andato in in chiesa, nei chiostri. Iniziarono a bombardare: la suora lo vide, lo prese e lo portò nel Cantinone. Salvandogli la vita".
Stasera saranno un centinaio a festeggiarli: hanno stampato le loro foto, i vicini di casa gli hanno regalato dei bellissimi disegni, gli "sposini" hanno preparato anche qualche sorpresa. Tutto con il sorriso sulle labbra.
"Non c'è un segreto – concludono – Forse la comprensione reciproca: ogni coppia è diversa dall'altra. Noi possiamo solo dire che la fatica di stare insieme cinquant'anni… non si è sentita".
di Matteo Pucci
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