BOTTAI (IMPRUNETA) – Un’amara sorpresa per i pendolari che ogni giorno si appoggiano al parcheggio dei Bottai, lungo la via Cassia: a due passi dal Galluzzo e dal centro cittĂ .
In questi giorni infatti il parcheggio era stato chiuso, sembrava per manutenzione, con taglio erba e ripristino segnaletica.
Un’illusione durata poco, visto che mercoledì 2 novembre già si intravedeva il nuovo assetto: un piazzale costellato di strisce blu e la colonnina per il pagamento del ticket in allestimento.
Se ne va quindi l’ennesimo punto strategico gratuito per tutti quei pendolari che devono spostarsi in centro città .
Sì, perchè la posizione del parcheggio dei Bottai è davvero strategica: a due passi dall’ingresso dell’autostrada A1, vicina al Galluzzo e al centro città .
Uno svincolo di scambio per tutti coloro che poi utilizzano per arrivare in centro i mezzi pubblici. O mezzi propri alternativi: come motorini e biciclette elettriche, o semplicemente un punto di incontro tra colleghi e amici.
Si sa, il pendolare è da sempre soggetto a sacrifici più importanti, rispetto a chi vive vicino al lavoro: e il rincaro delle spese e del carburante già aveva fatto il suo effetto sulle tasche di chi di chilometri ne fa tanti per raggiungere il luogo di lavoro o di studio.
Ritrovarsi poi a dover pagare anche il parcheggio può incidere notevolmente sull’assetto familiare di ogni persona.
“E’ un peccato – ci dicono alcuni pendolari che abbiamo trovato increduli a guardare le nuove segnaletiche – A rimetterci ancora una volta siamo noi che di sacrifici ne facciamo tanti e ogni giorno”.
“Il carburante nei mesi è triplicato – proseguono – il prezzo dei biglietti o degli abbonamenti dei mezzi pubblici idem, e con il Covid in tanti ci siamo attrezzati con mezzi alternativi per evitare i sovraffollamenti che li caratterizzano”.
“Questo parcheggio ancora resisteva agli interessi economici – rimarcano – per darci la possibilitĂ almeno di lasciare il proprio mezzo tranquilli di non trovarci una multa ad attenderci al nostro rientro”.
“La cosa che fa piĂą rabbia – continua un altro pendolare – è che, come sempre, dobbiamo ritrovarci a cose fatte, senza un minimo di preavviso. Un giorno lasci la macchina in un parcheggio libero gratuito, a due passi da Firenze, il giorno dopo ti trovi le strisce blu ad attenderti e il tagliandino da pagare”.
“Siamo stufi – conclude – veramente stufi di essere sempre noi, quelli che ogni giorno si fanno in quattro per portare lo stipendio a casa, ad essere i polli da spennare”.
Malcontento diffuso e delusione quindi, per una scelta che forse poteva essere almeno rimandata: vista la situazione di crisi che tutta la popolazione sta vivendo, con rincari continui su tutti i fronti della vita quotidiana.
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